Paura del vento (124535)
Marco 24
Salve, è da un pò di tempo che mi sono accorto di avere una tremenda paura nel momento in cui il vento muove o sposta oggetti o cose a me appartenenti (tende, ombrelloni), a volte anche non miei (ma raramente).
Penso quindi di essere anemofobico. Questa fobia però non mi è molto chiara, perchè la sensazione di panico o paura nasce anche nel momento in cui penso agli effetti che il vento può provocare su cose di mia proprietà anche quando non c'è vento. Per fare un esempio: diversi giorni fa dovevo riparare i tiranti di una tenda veneziana esterna. Non sono riuscito a portare a termine questo lavoro perchè non avevo gli attrezzi adatti; di conseguenza alla "fine" del lavoro, mi è rinata l'angoscia nel momento in cui ho pensato al vento e alle conseguenze che questo poteva creare sulla tenda. Oppure, trovandomi al mare, ho sentito una profonda angoscia quando ho visto il vento muovere il mio ombrellone e subito ho pensato: "Sarà fissato bene? C'è rischio che se ne voli? Che cosa può succedere?".
Mi è capitato di svegliarmi angosciato e sudato al sol sentire il rumore della tenda della porta di casa mossa dal vento. Tutto ciò per me è molto strano e non riesco a capirlo. Anche perchè il vento in generale a me non da fastidio, anzi potrei dire che mi piace. Ma entro in crisi nel momento in cui il vento muove cose a me appartenenti, e l'unico metodo per superare questa sorta di crisi è o andare via per non sentire e vedere, oppure accertarmi che tutto va bene, che quell'oggetto non si staccherà o non subirà danno. Penso di avere detto tutto.
Fiducioso in una vostra risposta, porgo cordiali saluti.
Grazie. Marco.

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Marco, come tutte le fobie, anche la tua è un modo per "scaricare" delle paure inconsce; e come spesso accade nelle fobie, l'oggetto fobico è significativo, nel senso che esprime simbolicamente la reale paura inconscia. E allora per capire qualcosa di più di te e delle tue paure, bisogna domandarsi qualcosa sul vento, perchè fra tutte le simbologie esistenti, il tuo inconscio ha scelto proprio il vento.
Da quanto dici a me viene da pensare che probabilmente esiste dentro di te una certa rigidità, una paura del cambiamento, o un bisogno eccessivo di controllare le situazioni, forse un mondo emotivo fragile e dunque tenuto eccessivamente sotto controllo, un eccesso di ancoramento al reale, o ancora una profonda paura della morte.
Il vento è qualcosa che non è controllabile da noi, come tutti gli eventi naturali, e soprattutto muove le cose, rischia di portarle via, sradicarle. Probabilmente chi non si sente così ben radicato a terra, lo teme. Ma il segreto per non caderne vittima, sia sul piano reale che su quello psicologico, non è irrigidirsi e cercare di opporgli resistenza, ma rendersi flessuosi e farsi in un certo senso trasportare. E' importante, perchè tu possa venire a capo della tua fobia, che cerchi innanzitutto di capire quali siano le tue paure, indagando dentro di te; e quindi non cercare di soffocarle o scacciarle, ma di confrontarcisi per renderle più innocue. Ovviamente una psicoterapia ti sarebbe di grande aiuto in questo, ma se non l'hai ancora presa in considerazione, prova intanto da solo ad assecondare il vento delle tue emozioni e dei tuoi sentimenti, allentando la morsa del controllo rigido.
(risponde la Dott.ssa Elisabetta Corberi)
Pubblicato in data 17/09/08
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