Paura estrema (109263)
Giusy 25
Quattro anni fa sono stata operata ad un tumore all'ovaio, quest'ultimo mi è stato asportato.Dopo l'operazione la mia vita è cambiata profondamente, ho lasciato il ragazzo con cui stavo da 7 anni, perchè non mi sentivo capita. Mi sono gettata fra le braccia di uomini a cui non fregava niente di me, poi mi sono findanzata con un mio compagno di università, ma per questa mia scelta molte persone si sono allontanate. Francesco dopo due anni a pochi mesi della mia laurea mi ha lasciata al telefono... mi sono rimboccata le maniche sono riuscita a laurearmi ugualmente con un bel 110 e lode. Ma non sono felice, sento la mancanza di una persona che mi ha fatto e continua a farmi soffrire con la sua indifferenza. Non riesco a concentrarmi, piango sempre, ho paura di non farcela nella vita, ho paura del futuro, ho paura che lui possa stare con un'altra anche se so che non era quello giusto per me. Sono ossessionata dall'idea di non farcela, di potermi riammalare, di non trovare nessuno che mi ami. Tutti mi dicono che sono intelligente, bella ma io mi sento vuota, cammino per strada con gli occhi bassi, mi manca il respiro e ogni volta mi sento morire e forse vorrei morire realmente.
Giusy, sicuramente la separazione da Francesco non ha fatto bene al tuo amor proprio e ha accentuato le tue insicurezze; questo accade spesso: la sofferenza in seguito ad un rifiuto è legata più alla ferita che ne riceve l'Io piuttosto che alla mancanza della persona amata. Probabilmente però non è stata questa separazione a creare in te le insicurezze che stai vivendo, mi sembra più probabile che le abbia accentuate, rese più evidenti e vivide... ma non credo le abbia determinate. Ritengo esistessero di già, magari compensate (per esempio dai bei voti) o nascoste. E' sulle insicurezze e sulla stima di te che devi lavorare se vuoi camminare per strada con la testa alta... perchè come saprai gli occhi bassi non servono per non guardare, ma per non farsi vedere.... e quando una persona non vuole farsi vedere significa che pensa di avere qualcosa da nascondere, qualcosa di sbagliato, di brutto dentro di sé che gli altri in qualche modo potrebbero percepire. Ovviamente si tratta di un pensiero inconscio che con tutta probabilità non ha nessun fondamento di verità, ma che dice molto sulle tue paure e sulle tue insicurezze. Non so se pensi di aver voglia di rivolgerti ad uno psicoterapeuta o meno: ti potrebbe essere di grande aiuto. Se non pensi di seguire questa strada, cerca di lavorare sull'autostima, e di capire da cosa possa dipendere una certa tua tendenza a svalutarti (a non considerarti sufficientemente amabile, brava, bella, buona ecc.). Può essere un primo passo utile.
(risponde la Dott.ssa Elisabetta Corberi)
Pubblicato in data 30/01/08
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