Paure (109202)
Sara 26
Buongiorno, ho avuto lo scorso inverno, un disturbo di panico che mi ha letteralmente paralizzato, nel senso che in seguito ad un attacco di panico forte ho iniziato ad avere la cosiddetta ansia anticipatoria e quindi avevo paura di qualsiasi cosa, pensiero, ricordo persona e situazione. Così mi sono chiusa in me stessa e per non soffrire passavo tutto il mio tempo libero a letto dormendo, era l' unico modo per non pensare e non avere paura. Tra l' altro avevo fissato la data del mio matrimonio e la mia paura più grande era quella di non potercela fare. Doveva nascere anche mia nipote ed io avevo paura che non me ne sarebbe importato niente, paura di non provare sentimenti per lei, perché mi ero convinta di non provare più emozioni e amore per nessuno ed era tipo un'ossessione che mi angosciava tremendamente. Invece dopo la sua nascita tutto è passato, o meglio ha cominciato ad attenuarsi. Nel frattempo sono stata in cura da una psicologa che mi ha molto rassicurato sul mio stato di salute, non sapendo cosa mi stava succedendo credevo fossi diventata pazza o, addirittura, di avere la schizofrenia e ho iniziato a prendere Xanax, che prendo tuttora e devo dire che mi fa bene. Sono arrivata al giorno del matrimonio comunque tra alti e bassi, ma la giornata è andata alla grande, non un pensiero negativo e il viaggio di nozze idem, tra l'altro ho preso l' aereo per la prima volta e mi è piaciuto tantissimo, neanche un attacco di panico per tutta la vacanza. La mia unica paura, che di sottofondo accompagnava le mie giornate, era solo quella di poter ricominciare a stare male come lo scorso inverno. Ma l'altra settimana, dovevo guardare mia nipote e senza motivo ad un certo punto ho pensato: "E se mi viene l' istinto di buttarla giù dal balcone, se perdo il controllo di me e faccio una pazzia?" ed è diventata una ossessione, tanto che il giorno dopo quando mi sono trovata da sola con lei, cercavo di fare finta di niente ma avevo delle vere e proprie crisi d'ansia, sudavo, tremavo e volevo che arrivasse qualcuno per paura di farle del male, cosa che non farei mai. Amo quella bimba di soli 7 mesi è stata la mia cura più giusta. Poi è andata via ed io ho continuato a pensarci tutta la giornata e cercavo di convincermi che era normale a volte fare quei pensieri, ma non riuscivo a smettere di pensarci, anzi più ci pensavo e più mi spaventavo del fatto che non riuscivo a distogliermi da quel brutto pensiero. Adesso quando la vedo sono contenta, ma ho sempre paura che possa ritornarmi e quasi me la prendo con lei e mi dispiace. Non me la godo come vorrei, spero sia solo questione di qualche giorno. Sarò pazza o sono cose che succedono?
Sara, non sei pazza. Pensieri di questo tipo sono alimentati dalla paura di non essere normali e dal giudizio che diamo di noi stessi. Più li temi e più, con tutta probabilità, si presenteranno. Un pò come gli attacchi di panico e l'ansia anticipatoria... Dunque nulla di grave, stai tranquilla. Però se fossi in te andrei dalla tua psicologa (o da un'altra/o se credi; a volte il cambiamento di terapeuta può portare nuove consapevolezze) per approfondire l'origine dei tuoi pensieri negativi, guardacaso proprio nei confronti della persona (tua nipote) verso cui nutri un profondo amore. Credo ci sia qualcosa da capire, o da capire meglio. E credo anche che questa problematica non sia molto distante da quelle che hanno causato il tuo attacco di panico.
(risponde la Dott.ssa Elisabetta Corberi)
Pubblicato in data 19/01/08
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