Problemi (110120)</font>
Marty 20
Salve, sono una ragazza di 20 anni, ho una serie di problemi soprattutto nelle interazioni sociali e nel comprendere me stessa. Vi spiego la mia storia sin dal principio: intorno ai 15 anni, ho cominciato a fare uso di cannabis prima saltuariamente poi giornalmente tre al giorno, i miei voti al liceo sono diminuiti, i miei genitori sempre più incazzati, ma anche rimbambiti: non riuscivano ad accorgersi o non volevano accorgersi di quello che mi stavo facendo! Le amicizie che frequentavo erano sempre più pericolose: ragazzi e ragazze che si facevano di eroina e io li avevo presi a modello, volevo divenire come loro, anche se devo precisare che non ho mai toccato niente di quella roba, li frequentavo e mi sentivo importante per questo! Poi, intorno ai 18 anni ho avuto un crollo psicologico (disagio emotivo, così lo ha definito la psichiatra della asl), il mio ragazzo (anche lui usava la cannabis) mi molla, io non riesco a riprendermi, lo ricatto dicendogli che se lui non mi avesse ripresa mi sarei fatta di eroina, ma lui se ne infischia, allora, prima di sprofondare, i miei genitori mi portano da uno psicoterapeuta e psichiatra incapace,di cui non mi fido. Nel frattempo incomincio a frequentare un altro ragazzo anche lui sempre nel giro ma non mi sentivo appagata avevo paranoie sempre più frequenti, diffidavo di tutto e di tutti. Nell'estate del 2005 in vacanza al mare sempre con la solita cerchia di amici ho avuto il primo delirio: ero in cucina ed ho avuto paura, siccome avevo litigato col nuovo ragazzo, che lui mi volesse uccidere, sono scappata di casa e ho vagato per ore... alla fine ho chiamato i miei con la richiesta di portarmi via da lì e di rinchiudermi in un ospedale psichiatrico. I miei hanno risposto subito alla richiesta, sono venuti a prendermi, mi hanno portata subito alla asl dove ho parlato con una psichiatra che mi ha tranquillizzata e io mi sono decisa a venire fuori da tutto questo: ho smesso di fumare, ho iniziato una psicoterapia e una terapia familiare; devo dire che sono stata veramente tenace perchè non ho più messo in bocca una canna da allora! Più difficoltoso è stato separarmi dalla compagnia invece: anche se non fumavo continuavo a stare con loro, piano piano però, grazie anche alla psicoterapeuta, durante l'ultimo anno di superiori sono riuscita a mandare a quel paese queste persone e a diplomarmi. Dopo il diploma sono aumentate le ansie, le fobie, le paure ho iniziato ad avere paura di tutte le malattie mentali, ho pensato di essere (ed in questo internet non mi è stato di aiuto) schizofrenica, borderline, psicopatica, autistica adirittura di essere affetta da alzaimer precoce... insomma, queste paure e fobie non mi hanno mai abbandonata e nei momenti di stress si fanno sentire sempre più forti! Nelle interazioni con gli altri mi sento negata, alla facoltà ho trovato amici ma quando sono in loro compagnia penso sempre che stiano a parlare male di me e che indirettamente mi prendano in giro. Non ho mai avuto allucinazioni, ma leggendo su internet ho visto che la schizofrenia porta a questi pensieri, la mia psicologa dice che chi è malato di mente nemmeno se ne accorge e che la devo smettere con queste sciocchezze. In realtà se io sapessi qual'è il disturbo, qual'è il problema alla base della mia incapacità sociale combatterei anche se il disturbo in questione fosse la schizofrenia. Ecco allora la mia richiesta voglio sapere da che cosa sono affetta! Che cosa mi impedisce di avere pensieri normali?
Cara Marty, devo dire che dalla tua descrizione è difficile poter fare
una specie di diagnosi (considerando anche il fatto che per farla sarebbe almeno
necessario un colloquio di persona). Comunque non mi pare che tu sia schizofrenica...
forse sei un po' ipocondriaca (paura delle malattie) che ti porta ad "ascoltarti"
molto e a trovare poi sempre qualcosa che non va... infatti come si suol dire
chi cerca trova. Ascoltandoti molto sei sempre un po' in ansia e quindi troverari
sempre dei sintomi fisici che confermeranno la tua preoccupazione, quindi salirà
l'ansia e i sintomi peggiorano per effetto dell'ansia. Questo può essere
un po' il circolo vizioso nel quale ti trovi adesso intrappolata. Come diceva
Winston Churchill "Quando sono sopraffatto dalle preoccupazioni, ripenso
ad un uomo che, sul suo letto di morte, disse che tutta la sua vita era stata
piena di preoccupazioni, la maggior parte delle quali per cose che mai accaddero".
Un saluto.
(risponde il Dott. Fabio Gherardelli)
Pubblicato in data 08/02/08
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