Non capisco più i miei sentimenti (1454581314355)
Anna, 24
Il mio problema inizia 2 settimane fa, dopo un litigio con il mio ragazzo sono entrata in una crisi di sentimenti.
La mia relazione con il mio fidanzato ha inizio 4 anni fa ed è stato il periodo più bello della mia vita, e lui è diventato la persona più bella meravigliosa e cara a me, lui ha sacrificato tanto per me e mi ama con un amore pazzesco. E penso di amarlo anch'io, ma due settimane fa a causa di un litigio banale abbiamo alzato la voce tutti e due e io ho detto una cosa che mi è rimasta impressa nella mente: "Vuoi che ci separiamo? Va bene adesso faccio il biglietto per casa mia".
Non l'ho fatto ovviamente ma mi è sembrato come se qualcosa si sia spezzato dentro di me.
Ed è da allora che mi perseguita un dubbio: “Ma io lo amo come prima?". Ho paura di aver perso l'entusiasmo di prima; adesso quando ce l'ho vicino qualche volta non so cosa dire, di cosa parlare... io ne ho parlato con lui di questo dubbio ed è stato un momento orribile per tutti e due, ho detto a lui che ero passata oltre, ma continuo a tormentare me stessa e non riesco a trovare risposta.
Io sono sicura che ci tengo tanto a lui ma certe volte lo sento estraneo, non capisco più niente... però fatto sta che sto soffrendo davvero tantissimo, mi sento sempre la gola stretta come se qualcuno mi stringesse con le mani, sto davvero male, io non voglio perderlo, non voglio, la mia vita non avrebbe senso senza di lui...
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Cara Anna,
la frase che hai detto al tuo ragazzo in occasione del litigio tra di voi e che ti è rimasta impressa nella mente, ti offre lo spunto per riflettere su qualcosa che forse era latente ma che non avevi avuto occasione di verbalizzare e di esternare fino a quel momento.
Attraverso la comunicazione proiettiamo dei contenuti all'esterno e il feedback conseguente che riceviamo funziona come uno “specchio” che ci fa riflettere su noi stessi a volte in un’ottica diversa.
Dunque l’affermazione "Vuoi che ci separiamo? Va bene adesso faccio il biglietto per casa mia” ti ha offerto un motivo di riflessione circa lo stato attuale dei tuoi sentimenti e ha aperto degli interrogativi circa la vostra relazione. Infatti tu affermi che da allora qualcosa si è spezzato dentro di te e ti senti perseguitata da un dubbio nel momento in cui ti chiedi se ami il tuo ragazzo come prima.
D'altronde scrivi che lui ha sacrificato tanto per te e ti ama con un amore pazzesco però quando affermi che pensi di amarlo anche tu, non dimostri di essere altrettanto certa dei sentimenti che provi tu per il tuo ragazzo.
Dire a te stessa: “ho paura di aver perso l'entusiasmo di prima” vuol dire che qualcosa in te è cambiato, si è evoluto in una direzione che ti spaventa, che risulta difficile da affrontare e da gestire e che di conseguenza ti crea confusione.
La sensazione da te descritta di “gola stretta” rimanda ad un’impressione di soffocamento e di ingabbiamento. Però è come se non volessi modificare la situazione in cui ti trovi quando dici “sto davvero male, io non voglio perderlo, non voglio, la mia vita non avrebbe senso senza di lui....”
Fare chiarezza sui propri sentimenti non è un’impresa facile, i sentimenti cambiano, crescono e si evolvono in direzioni non sempre prevedibili e controllabili.
Quello che puoi fare ora è accogliere e fornire uno spazio alle tue riflessioni, ai tuoi dubbi ed interrogativi cercando di affrontarli e guardarli in faccia anche se può risultare talvolta un percorso doloroso e difficile da compiere perché può richiedere di aggiustare/ridefinire la situazione attuale.
Concediti tutto il tempo e lo spazio che saranno necessari per fare chiarezza, una pausa tutta tua in cui accogliere gli interrogativi che hai oggi circa i tuoi sentimenti. Uscire fuori dal “non capisco più niente” è un obiettivo importante per te da definire poco a poco attraverso domande e riflessioni su te stessa.
Un carissimo augurio per le tue decisioni.
Arianna Grazzini
(a cura della Dottoressa Arianna Grazzini)
Pubblicato in data 15/02/2016
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Tags: crisi paura confusione relazione sentimenti riflessione comunicazione dubbio litigio