Odio mio marito (1522265546342)
io, 43
Buona sera, sono una donna di 43 anni, ho una figlia adolescente.
Vi scrivo forse per dire ciò che già so magari parlandone chissà riesco a capire come affrontare questa cosa. Sposata da 14 anni, lui 13 anni piu' di me. Problema: egoista, odia la sua famiglia, non ha contatti con le sorelle; litiga con loro. Ha pochi amici, aggressivo verbalmente, non riesce a parlare a meno che non si sia d'accordo con lui. Si difende alzando la voce non riesce a confrontarsi in modo civile.
Io non riesco a reagire perchè avendo avuto un padre alcolista e poco presente, se lo sento gridare mi irrigidisco mi viene da piangere e mi chiudo in me stessa. Sicuramente è anche colpa mia, non riesco a parlare con lui, non sono in grado di reagire e se a volte scoppio grido come non mai tirando fuori tutto quello che ho dentro : il mio odio per lui , per la sua famiglia che lo hanno cresciuto così.
Spesso vorrei che sparisse dalla faccia della terra o si trovasse un'amante almeno cosi' avrei il coraggio di lasciarlo. A casa non si puo' fare nulla a meno che lui non sia d'accordo, non si possono apportare cambiamenti o modifiche, se lui non vuole non si fa.
Altruista col mondo intero ma non con la famiglia di origine, ciò che è suo è suo. Eppure so che anche lui soffre se si comporta cosi' ma non riesce a cambiare e io sono sempre piu' stanca; a volte ho anche pensato di sparire io per sempre magari sotto un tir poi mi dico ma figuriamoci... non ne vale la pena, non per lui.
Grazie per lo sfogo.
buona serata
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Buongiorno, ho letto con attenzione le sue parole, tutta via la sua più che una richiesta sembra uno sfogo, un modo per mettere i pensieri in fila e parlare con se stessa. Difficile separare a volte, il passato dal presente.
Per quanto simili sotto alcuni aspetti, suo marito non è suo padre, ma probabilmente quando lei esplode e grida, non tira fuori la rabbia solamente verso suo marito, ma anche una rabbia vecchia e molto più profonda, diretta a suo padre. Non occorrono misure estreme per risolvere una situazione difficile. Non serve che lui la tradisca per darle un motivo per andarsene, ne ha già diversi, se lo vuole davvero.
Pensare al suicidio per fuggire da un dolore, non è mai la via giusta; c’è sempre una scelta, anche se sembra difficile e impervia. In questo momento di confusione e di bisogno di chiarezza non resti sola, si affidi ad un collega che la aiuti a fare chiarezza e la possa sostenere nelle sue scelte.
Può trovare una soluzione sia per lei che per sua figlia adolescente. Cordialmente
Pubblicato il 4/04/2018
A cura della Dottoressa Alessandra Carini
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