Amore/sessualità (1646918)
Buona sera mi chiamo Martina ho 22 anni e circa quattro anni fa ho iniziato la mia psicoterapia con una giovane psicoterapeuta consigliata dal consultorio della mia città purtroppo economicamente non avendo l apro dei miei genitori non potevo permettermi una terapia a pagamento, è andata tutto per il meglio i miei problemi in parte sono stati risolti il problema è che io e la mia psicoteraupeta siamo diventate sempre più intime messaggi battute provocazione e chi più ne ha più ne metta tutto questo a gennaio di quest'anno dopo molto tempo prima eravamo fredde e distaccate entrambe. Premetto che sono omossesuale ma il motivo per cui sono andata in terapia non è il mio orientamento ma per delle cose del passato o meglio nellamia infanzia che non ho mai risolto. Io ho iniziato a vederla in un altro modo e da subito ho comunicato la cosa a lei ma lei continuava a far finta di nulla, e così abbiamo continuato fino a giugno quando io sono scoppiata perché questa situazione metteva a rischio me ma ancora di più la mia storia d amore con la mia ragazza e il rapporto e l analisi che non facevo più su di me, da li in poi il calvario, lei non ha accettato che io smettessi sieè messa a piangere il che mi ha lasciato senza parole e come una scema mi ha lasciato dicendomi se scegli questo va bene vattene via, io sono persa ora , le scrivo un sms al giorno premetto che anche lei è lesbicama tutto questo non era il problema il problema è che ora lei non si è più fatta sentire e io mi sento sbagliata non capisco che cosa le ho fatto? Mi aveva promesso di fare parte di me. Per sempre e ora Dove è finita? So che è fidanzata ma perché reagisce così ? Una mia amica neolauereata in psicologia dice che secondo lei anche lei si era presa una cotta e quindi non ha saputo gestire la cosa... ma io ora mi sento sola e non so come fare ogni giorno penso a lei e a questa rottura. Non c'è mai stato niente oltre sms ma per me b era tanto con una persona come lei . Grazie in anticipo.
Cara Martina Il caso prospettato credo che deve essere risolto attraverso una psicoterapia psicodinamica e in special modo con uno psicoterapeuta uomo questo per interrompere quel circolo vizioso che si era creato precedentemente. Non desidero entrare nel merito,e affrontare il tema collega, poiché sono cose che sono capitate capitano e capiteranno quindi non desidero fare il moralista. Auguri
(Risponde il Dott. Sergio Puggelli)
Pubblicato in data 11/09/2014