Androginia senza stereotipi
Metà uomo e metà donna, né uomo né donna, entrambi i sessi in un "corpo" solo. Ma non chiamatelo transessuale. Un corpo androgino (dal greco andròs, uomo, e gyné, donna) non è un corpo ermafrodito, perché la sua condizione non ha niente a che vedere con gli organi riproduttivi.
L'androginia, ovvero la coesistenza di aspetti psicologici ed esteriori tipici di entrambi i sessi, può riguardare una persona come un'opera d'arte (secondo il Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, la Gioconda, ad esempio, è un androgino), e ci sono persone che, pur appartenendo a un sesso definito, la rivendicano come identità di genere, non sentendosi né uomo né donna né transessuale, ma qualcosa a metà fra i due, frutto di una mescolanza di caratteristiche tradizionalmente maschili o femminili.
La psicologa americana Sandra Bem è stata la prima a studiare l'androginia e ha coniato il termine nel 1974. Il risultato del suo lavoro è un test, Bem Sex Role Inventory (BSRI), capace di misurare il livello di androginia di ognuno. Il test include 20 tratti tipici maschili (come aggressività, ambizione, attitudine ad assumere dei rischi), 20 tipicamente femminili (come tendenza ad esprimere le emozioni, pacatezza, predisposizione all'amore per i figli) e 20 neutri, come la felicità. Il punteggio ottenuto attraverso le risposte rivela la prevalenza del primo, del secondo o del terzo gruppo caratteriale e, finora, circa un terzo delle persone analizzate è risultato androgino.
Tratto da: "d.repubblica.it" - Prosegui nella lettura dell'articolo
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