Bambini autistici e terapia congiunta con i genitori
Un nuovo studio canadese ha mostrato come i genitori di bambini autistici traggano benefici dalla co-partecipazione alla Terapia Cognitivo - Comportamentale intrapresa dai loro figli.
Degli studiosi della York University hanno scoperto che i genitori sperimentano un maggior impatto positivo verso la terapia del figlio, una volta pensato che la loro co-partecipazione ad essa incrementi e migliori l’esperienza familiare.
Circa il 70% dei bambini con autismo combatte contro problemi emotivi e comportamentali.
La Terapia Cognitivo - Comportamentale può portare loro vantaggi, incrementando la capacità di gestire le proprie emozioni.
Il Dottor Jonathan Weiss, professore associato e presidente della Ricerca sul Trattamento e la Cura dei Disturbi dello Spettro Autistico, ha affermato che per la maggior parte del tempo, mentre i bambini sono in terapia, i genitori rimangono in una stanza differente da quella dai figli, dalla quale possono vedere ciò che stanno facendo, senza tuttavia poter interagire con loro.
Dalle scoperte fatte, tuttavia, è stata messa in evidenza l’importanza del fatto che anche i genitori siano partecipi insieme al figlio durante la terapia, in quanto si è visto che oltre a portare benefici ai bambini, li porta anche ai loro genitori.
I genitori che hanno partecipato allo studio sono stati coinvolti in una serie di prove controllate e randomizzate e sono stati invitati a completare dei sondaggi prima e dopo il trattamento. Successivamente, i risultati dei sondaggi dei genitori che avevano co – partecipato alla terapia dei figli sono stati confrontati con quelli dei genitori che invece non avevano seguito il trattamento.
Weiss e i suoi colleghi hanno esaminato i cambiamenti che i genitori mostravano rispetto alla salute mentale, all’essere presenti mentalmente e alla percezione che avevano dei propri figli. Tutto questo durante un ciclo di Terapia Cognitivo – Comportamentale a cui hanno partecipato 57 bambini autistici di età compresa fra gli 8 e i 12 anni, che non presentavano tuttavia una disabilità intellettiva.
Da queste analisi, è emerso che i genitori che hanno partecipato alla terapia, unitamente ai loro figli, hanno sperimentato miglioramenti nella depressione, nella capacità di gestire le proprie emozioni e nella consapevolezza del loro ruolo genitoriale.
I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Autism and Disorders Developmental.
Nello studio, i genitori hanno assunto il ruolo di co – terapeuti dei propri figli.
Nel corso della terapia, inoltre, ai genitori è stato richiesto di trascrivere i pensieri che passavano nella mente del bambino e di provare ad impiegare le stesse strategie che egli utilizzava.
Attraverso l’esecuzione di questi due compiti, i genitori hanno imparato ad aiutarsi reciprocamente l’un con l’altro e a comprendere meglio anche il proprio bambino, imparando con lui a gestire insieme ed in maniera più efficace i momenti di crisi e difficoltà.
Facendo riferimento ai risultati ottenuti e guardando al futuro, Weiss ha messo in evidenza l’importanza per gli operatori sanitari del coinvolgimento dei genitori nella terapia e nell’assistenza rivolta ai bambini autistici.
Tratto da PsyPost
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Caludia Olivieri)
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