Chiusi gli Special Olympics ad Atene: un bilancio molto positivo
ATENE 2011- Un evento in cui oltre 7mila atleti hanno raccolto l’invito di Timothy Shriver, presidente di Special Olympics International, e hanno «testimoniato dignità e continuato a rivoluzionare gli stereotipi». Una settimana di gare, dove bambini e adulti con disabilità intellettiva hanno dimostrato coraggio e tenacia per raggiungere record e conquistare medaglie. A vincere, però, è stato lo spirito di Special Olympics che intende lo sport come integrazione, inclusione, accettazione delle diversità e rispetto.
LA RIVOLUZIONE- La rivoluzione gli atleti Special Olympics l’hanno già fatta attorno a loro. Spesso sono persone che i medici davano per spacciate. Come il caso di Sara Abbott con un’aspettativa di vita attorno ai 20 anni, senza camminare, senza parlare. A 37 anni è arrivata a Atene per difendere le tre medaglie d’argento conquistate nei giochi Special Olympic USA. Anche per Lani De Mello, medaglia nella ginnastica ritmica, i medici avevano sottovalutato la forza della vita.
Tratto da:"corriere.it" - Prosegui nella lettura dell'articolo