La coscienza non è indispensabile per leggere e far di conto
La coscienza è davvero indispensabile per elaborare processi astratti, simbolici o che richiedono un certo insieme di regole? Probabilmente no, secondo un articolo apparso sui “Proceedings of the National Academy of Sciences", firmato da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di psicologia, del Dipartimento di scienze cognitive e del Centro per lo studio della razionalità della Hebrew University a Gerusalemme.
L'articolo illustra i risultati di una serie di esperimenti che dimostrano che frasi composte da più parole possono essere elaborate al di fuori della consapevolezza cosciente. Allo stesso modo, equazioni aritmetiche complesse, che richiedono diversi passaggi, possono essere risolte in modo non cosciente.
Tratto da: "lescienze.it" - Prosegui nella lettura dell'articolo