LA DISCRIMINAZIONE SU FACEBOOK: UNA QUESTIONE DI GENERE
esiste una differenza di genere tra uomini e donne nel modo di comportarsi su internet
Secondo uno studio condotto dai sociologi dell’Università di Rovira i Virgili (Spagna), esistono differenze di genere rispetto al modo di comportarsi su internet: i maschi tendono ad alludere direttamente alle questioni etniche e culturali, condividendo una maggiore quantità di contenuti discriminatori su Facebook, mentre le donne sono meno orientate ad un comportamento di questo tipo.
Lo studio fa parte di un progetto europeo intitolato “Internet: Creatively Unveiling Discrimination” che cerca di fornire degli strumenti e delle strategie sia agli educatori che alle famiglie, per cercare di limitare e combattere questi comportamenti su Internet.
Dopo aver informato i volontari sullo scopo dello studio, i ricercatori hanno avuto accesso ai loro profili Facebook e recensito il contenuto che era stato pubblicato nel corso dell’ultimo anno: i commenti e quelle attività considerate discriminatorie sono stati valutati, analizzati e suddivisi in categoria.
Da queste analisi, hanno rilevato che esiste una differenza di genere tra uomini e donne nel modo di comportarsi su internet e che ci sono altresì diversi modi di esprimere la discriminazione sui social networks.
Lo studio sottolinea che i giovani maschi tendono ad essere più diretti con la pubblicazione e la condivisione di messaggi con contenuti che siano più chiaramente discriminatori e rivolti principalmente a gruppi etnici e minoranze culturali. A tal proposito, è stato osservato, che i maschi con una minore istruzione condividono una maggiore quantità dei contenuti discriminatori.
Le donne invece utilizzano una forma indiretta di discriminazione, rendendo l’elemento discriminante meno evidente. I ricercatori sottolineano che, per la maggior parte, gli atteggiamenti femminili sono orientati verso la situazione socioculturale e le caratteristiche fisiche/estetiche. Nonostante i limiti dello studio, i dati ottenuti indicano che vi è un legame tra le differenze interne di maschi e femmine, e il loro comportamento on-line.
L’autore conclude sottolineando che: “il mondo online è un riflesso del nostro mondo offline, ma con la differenza che le attività online possono essere registrate in uno spazio che diviene pubblico. Il modo in cui stiamo agendo su internet somiglia a come agiamo nel mondo reale, con la differenza che su Internet le nostre parole non vengono soffiate via con il vento”.
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