L'illusione del ventriloquo
Finora si riteneva che ciascuno dei cinque sensi - vista udito, olfatto, tatto e gusto - fosse governato da una corrispondente regione cerebrale. L'area cerebrale che processa i suoni provenienti dalle orecchie elabora anche gli stimoli visivi che giungono dagli occhi e questa comunanza di vie spiega perché un buon ventriloquo possa suscitare con tanta forza l'impressione che a parlare sia il pupazzo che tiene fra le mani.
La scoperta è stata fatta da ricercatori del Duke University Medical Center, che, come osservano in un articolo pubblicato in anteprima sul sito on line dei Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) osservano: "La concezione prevalente fra gli neuroscienziati era che ciascuno dei cinque sensi - vista udito, olfatto, tatto e gusto - fosse governato da una corrispondente regione cerebrale. Si riteneva che ciascuna di queste aree elaborasse l'informazione in modo indipendente, per inviarla alla corteccia che poi le combinava solo alla fine". Ma ora, aggiunge Jennifer Groh, che ha partecipato alla ricerca, "stiamo iniziando a comprendere che le cose non sono così semplici. I nostri risultati mostrano che fra le vie sensoriali ci sono connessioni in una fase molto iniziale del processo, e ciò implica che l'integrazione dei vari sensi potrebbe essere un processo più primitivo, che non richiede funzioni di alto livello."
Tratto da "Lescienze.it"
- prosegui
nella lettura dell'articolo