Matematica, l'ansia non sempre è nemica
Il timore (o terrore) reverenziale nei confronti della materia non equivale necessariamente a performance scadenti. Se la motivazione è alta, può anche dare una marcia in più.
I sudori freddi alla vista di un'equazione o della curva di una funzione possono compromettere le prestazioni matematiche di alcuni.
Ma non è detto che un po' di ansia (in dosi moderate) debba necessariamente incrinare il rapporto con la materia. Anzi, in certi casi la giusta soggezione nei confronti dei numeri può dare una spinta in più e migliorare il rendimento.
Il segreto? Crederci.
A dirlo sono due diversi studi sul tema del Virginia Polytechnic Institute and State University e della Ohio State University.
Tratto da Focus - prosegui nella lettura dell'articolo
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