Ordinati si nasce o si diventa?
L’ordine non è un sostantivo singolare: c’è l’ordine dei genitori e c’è l’ordine dei figli. Nell’esperienza delle madri, questi due tipi tendono a divergere non appena i figli muovono i primi passi verso l’indipendenza. «L’ordine è un concetto universale, ma ogni persona lo interpreta a modo proprio», rassicura Lucia Larese, massima esperta dell’arte dello space clearing in Italia (www.spaceclearing.it) e autrice del libro “Space Clearing - libera il tuo spazio, trasforma la tua vita”, arrivato alla quarta edizione. Secondo l’esperta, l’ordine non è una “mission impossible”, ma un insieme di variabili che vanno gestite con intelligenza. «Per esempio, il disordine degli adolescenti è molto diverso da quello dei bambini. Nella mia esperienza di coach nella gestione dello spazio, ho avuto modo di accorgermi che, molto spesso, gli adolescenti utilizzano il caos come un segno di distinzione e come una forma di ribellione». Un modo per marcare il territorio, insomma, le cui valenze sono di facile comprensione: se loro, per primi, faticano a trovare un posto nel mondo, saranno meno propensi a trovarlo agli oggetti. «Ci sono anche casi in cui il disordine degli adolescenti è il risultato di una situazione traumatica, come una separazione, un cambiamento, una malattia, un lutto», prosegue Larese che invita le mamme a cercare sempre la chiave del problema: «Usare rimbrotti e lamentele è una strategia destinata alla sconfitta, meglio piuttosto capire cosa abbia generato il disordine».
Tratto da d.repubblica.itProsegui nella lettura dell'articolo
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!