PSICONLINE NEWS n.191 - 2.5.2004
- Disabili: Nasce 'Navigabile' Per Web a Misura Di Giovanissimi
- I figli dei divorziati non stanno peggio degli altri
- Nella rete molti rischi per i baby-utenti
- Women Remember Appearances Better Than Men
- Depression Precedes Eating Disorder in Some Women
Disabili: Nasce
'Navigabile' per Web a misura di giovanissimi
Una sorta di 'cyber-traduttore', per rendere il web accessibile a bambini e
ragazzi con disabilita' motorie e cognitive. E' NavigAbile, un progetto forte
di un'architettura di servizi software e di un sito 'ad hoc', pensato per migliorare
l'accessibilita' della rete e presentato oggi a Milano. NavigAbile sfrutta simboli,
immagini e foto, ma anche un linguaggio semplificato, per trasformare a misura
di giovani disabili i contenuti dei vari siti. Il progetto, frutto della collaborazione
fra Fondazione italiana Accenture, Fondazione Don Gnocchi e Fondazione Francesca
Riva, e' stato sperimentato con successo per 5 mesi dai primi 10 ragazzi e altrettanti
insegnanti del centro S. Maria Nascente di Milano della Don Gnocchi, e da 6
ragazzi e tre docenti della scuola Matilde di Canossa di Reggio Emilia. ''Basta
collegarsi al sito www.navigabile.it e registrarsi - spiega Leopoldo Ferre'
della Fondazione Italiana Accenture - per avere gratis una password e accedere
cosi' a pagine 'personalizzate', in base al profilo prescelto. Ne abbiamo gia'
realizzati 144 diversi, a misura delle varie disabilita'''.
I figli dei divorziati
non stanno peggio degli altri
La salute mentale dei figli di genitori divorziati non è peggiore di
quella dei figli di coppie stabili. Lo rivela uno studio svedese riportato sul
quotidiano Svenska Dagbladet.
Inoltre il fatto che entrambi i genitori lavorino a tempo pieno non ha alcun
riflesso sulla maturazione psicologica del bambino. Per arrivare a queste conclusioni
i sociologi dell'Università di Stoccolma hanno interrogato 1.300 bambini
di età compresa tra i 10 e i 18 anni.
Nella rete molti rischi per i baby-utenti
Chi non conosce la storia di Pollicino, un bambino intraprendente che, abbandonato
dai genitori poveri, si perde nel bosco e rischia di cadere nelle fauci dell’orco?
Se si trasportasse la fiaba ai giorni nostri, si potrebbe pensare al bosco come
a Internet e all’orco come a tutti quelli che, con chat e messaggi melliflui
(pedofili e affini) cercano di attirare, è il caso di dire, il bambino
nella rete?
La risposta è affermativa per Symantec e Icaa (International Crime Analysis
Association, associazione non profit che realizza studi in ambito psocologico-giuridico
e criminologico), promotrici di un progetto che si intitola appunto “Pollicino
nella rete?, (sottotitolo significativo “Educare i minori a una navigazione
sicura su Internet?), che si avvale del patrocinio del ministero delle Comunicazioni,
della Polizia Postale, del Consiglio Regionale del Lazio e dell’Unicef.
Il progetto prevede una serie di iniziative di sensibilizzazione al problema
della salvaguardia dei minori dai pericoli della rete, convegni, corsi per genitori
e insegnanti, la diffusione di manuali e linee-guida.
Women Remember Appearances Better Than Men
Women are better than men at remembering the appearance of others, a new study
shows.
The gender difference in appearance memory was not great, but it shows another
area where women are superior to men in interpersonal sensitivity, said Terrence
Horgan, lead author of the study and research fellow in psychology at Ohio State
University.
“Women have an advantage when it comes to remembering things like the
physical features, clothing and postures of other people,” Horgan said.
“This advantage might be due to women being slightly more people-oriented
than men are.”
The study also found that both men and women did better at remembering the appearance
of women than they did remembering how men looked.
Depression Precedes Eating Disorder in Some Women
Women with eating disorders who have attempted suicide may have had a depressive
disorder long before their problems with food began, the results of a small
study suggest.
Researchers found that among 27 eating-disorder patients with a history of suicide
attempts, two thirds had major depression before the onset of the eating disorder.
That compares with just one of 27 patients who had never attempted suicide.
Women in the suicidal group also developed depression and anxiety disorders
at a younger age than the other women did.
A substantial number of people with eating disorders purposely injure themselves
or attempt to take their lives, according to the study authors, led by Dr. Lisa
R. R. Lilenfeld of Georgia State University in Atlanta.
The new findings show that for these women, "the eating disorder may be
secondary to a mood disturbance," the researchers report in the International
Journal of Eating Disorders.
That stands in contrast to some past research suggesting that depression typically
arises after a woman develops an eating disorder like anorexia or bulimia. According
to Lilenfeld and her colleagues, depression may often be a consequence of the
eating disorder, but this may not be true of suicidal patients.