Si presenta soprattutto in occasione del primo ciclo mestruale, ha un inizio e una fine improvvisi e può manifestarsi con confusione mentale, mutismo, deliri, allucinazioni, eccitamento. è la psicosi mestruale, sindrome piuttosto rara ma conosciuta sin dal diciottesimo secolo e recentemente riscoperta da Ian Brockington, professore di psichiatria all'Università di Birmingham e autore del libro "Motherhood and Mental Health" (Maternità e Salute Mentale), considerato un classico dagli studiosi delle complesse relazioni tra funzione riproduttiva femminile e psiche.
La psicosi mestruale non va confusa con la più comune sindrome premestruale, caratterizzata da depressione, ansia e irritabilità che si presentano nella settimana precedente il ciclo: infatti, i sintomi della prima sono molto più appariscenti e comportano una perdita del senso di realtà. Per quanto sia più imponente, la sintomatologia scompare però completamente in pochi giorni.
I sintomi possono comparire in occasione del ciclo o nell'intervallo tra due cicli, sempre però con una periodicità che tende a rimanere costante. Talvolta l'esplosione dei sintomi avviene nelle settimane che seguono il parto: in tal caso si parla di psicosi post-partum (che può colpire una partoriente su mille), ma nei mesi successivi la sindrome può ripresentarsi in occasione dei cicli mestruali.
In alcuni casi è stata osservata una ricorrenza mensile dei sintomi psicotici in alcune bambine, prima del loro sviluppo sessuale: quando poi comparivano i cicli, il disturbo continuava a presentarsi mensilmente, in armonia con questi ultimi.
tratto da repubblica.it - prosegui nella lettura dell'articolo