Ragazzi difficili: due tesi a confronto
È la percezione del modello di comportamento dei genitori o sono i geni a stimolare condotte antisociali? Che cosa rende "difficili" alcuni bambini e adolescenti? Due studi, pubblicati sullo stesso numero della rivista Child Development sembrano indicare ragioni opposte. Il primo, condotto da ricercatori dell' Università della California a Davis e del Politecnico della Virgina, sembra indicare che il comportamento antisociale dei genitori tenda a essere preso a modello dai figli, che più facilmente assumeranno anch'essi un comportamento di questo tipo.
In questo studio - che assume come antisociale un comportamento in cui si abbia uso di stupefacenti, violazione delle norme sociali, condotte avventate, litigiosità e conflitti con gli altri, abitudine a mentire - sono stati monitorati 430 ragazzi e i loro parenti biologici nel corso degli anni delle superiori, prendendo nota dei comportamenti sia dei genitori che dei figli. Dallo studio emergerebbe che questi effetti negativi del modello parentale si esplicano allo stesso modo sia che il comportamento antisociale sia esibito dalla madre o dal padre (o, ovviamente, da entrambi), in particolare in caso di atteggiamenti di scarsa attenzione, ostilità, indifferenza, scarsa autodisciplina.
Tratto da "Le Scienze.it" - prosegui nella lettura dell'articolo