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Sincerità e tempi di reazione alle domande

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on . Postato in News di psicologia | Letto 1434 volte

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Nella quotidianità ci imbattiamo in svariate conversazioni, ad ognuna delle quali attribuiamo un determinato livello di fiducia, sia in base al tipo di relazione che esiste tra noi e l’interlocutore, sia per come l’altro interagisce con noi e anche per l'atteggiamento assunto nei nostri confronti nel momento in cui ascoltiamo le risposte anche a semplici quesiti proposti.

 Sincerità e tempi di reazione alle domande

Se immaginassimo di spiegare quali sono, per noi, gli elementi 'tecnici' o atteggiamenti che entrano in gioco in una conversazione e determinano il giudizio di sincerità/insincerità che viviamo nei confronti dell’altro, probabilmente diremmo:

  • la postura
  • il tono di voce
  • il coinvolgimento emotivo dell'altro.

In un recente studio è emerso che un elemento determinante, che valutiamo per interpretare se le risposte dell'interlocutore sono ‘sincere/insincere’, è il tempo di reazione delle risposte alle nostre domande e lo facciamo in modo spontaneo.

Quando pensiamo di riuscire a comprendere se il nostro interlocutore ci sta mentendo o meno, tra i tanti fattori ai quali facciamo caso, sicuramente ci sono i tempi di risposta ad una domanda. Infatti è comune pensare che, le persone che impiegano maggiore tempo per rispondere secondo il nostro (personale) metro di giudizio, vengono giudicate insincere.

Secondo diversi studi esiste la tendenza a considerare menzognere le persone che ‘prendono tempo’ nel momento in cui vengono poste loro delle domande, di qualsiasi natura.

Il meccanismo che ci permette di fare questo tipo di considerazione è legato al concetto di ‘sovraccarico cognitivo’, secondo il quale una persona che elabora una bugia faccia un lavoro di creazione di elementi, che non sono veri, e che quindi lo porterebbero ad essere lento nel fornire le risposte, attribuendo così un giudizio negativo sulla persona. Gli studi suggeriscono che questo meccanismo sarebbe automatico e abbastanza comune.

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Se dovessimo fare un piccolo esempio, immaginiamo di chiedere ad un nostro parente/amico cosa pensa della nostra cucina, un parere su ciò che gli abbiamo appena preparato, supponiamo che la risposta sia veloce e positiva nei nostri riguardi, quasi sicuramente la percepiremo come veritiera; se invece, in caso contrario, la risposta che riceviamo impiega del tempo, vediamo la persona ragionare su cosa dire, probabilmente giudicheremo quella risposta menzognera perché è lenta e ‘ragionata’.

In questo studio non viene precisato in che modo le verità o le menzogne vengono espresse, viene messo in evidenza quanto il giudizio verso le persone che non hanno tempi di reazione immediate o che non hanno dei tempi di risposta che ci ‘aspetteremmo’, siano giudicate false nella maggior parte dei casi.

Se pensiamo a quante volte abbiamo 'preso tempo' per rispondere ad una domanda, nel tentativo ad esempio di essere il più precisi possibile e pur essendo sinceri solo per il fatto di essere stati 'lenti', essere quindi stati giudicati bugiardi, crea un certo interesse.

 

 

Riferimento:

  • Slow Lies: Response Delays Promote Perceptions of Insincerity. Ignazio Ziano - Deming Wang - James Cook University . Attitudes and Social Cognition © 2020, American Psychological Association. DOI:10.1037/pspa0000250

 

 

 

 

 

 

(a cura della dott.ssa Assunta Giuliano)

 

 

 

 

 


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Tags: fiducia domande tempistiche sincerità risposta; domanderisposte

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