Studiosi italiani hanno messo in evidenza un deficit che può essere identificato anche in età prescolare
Circa due dislessici su dieci hanno un'alterazione di uno specifico gene (DCDC2). Ora una ricerca italiana apparsa sul Journal of Neuroscience, segnala in questo sottogruppo un particolare deficit visivo assai marcato, creando le premesse per una diagnosi precoce.
I ricercatori (Guido Marco Cicchini dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IN-CNR) di Pisa e Maria Concetta Morrone dell’Università di Pisa - in collaborazione con Daniela Perani dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, e Cecilia Marino e Sara Mascheretti dell’IRCSS Medea) hanno osservato due gruppi di una decina di ragazzi dislessici, un gruppo con e uno senza alterazione del gene DCDC2, chiedendo loro di individuare se le immagine con schemi lineari in bianco e nero si muovessero in senso orizzontale o verticale.
Tratto da:repubblica.it- Prosegui nella lettura dell'articolo
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