In questi giorni lo slogan che accompagna i pochi sbarchi che ancora avvengono nel Sud Italia sembra essere “rifugiato uguale terrorista” . Basta aprire internet o guardare un qualsiasi programma televisivo per essere sommersi da parole che incitano alla paura. E così si continua a scavare sempre più il divario tra italiani e stranieri.
Ci sono invece anche molti modi per stabilire buone relazioni tra i rifugiati che arrivano e chi accoglie.
Sono i modi che usiamo per esempio noi volontari Soserm, un folto gruppo di persone che fin dall’inizio ha cercato di conoscere ed aiutare le persone con cui quotidianamente ha a che fare.