Il virus, dal latino veleno, è un microorganismo acellulare costituto da un filamento composto da una sequenza di aminoacidi – DNA e RNA- avvolto da un rivestimento proteico. Lo possiamo immaginare come un elastico composto da due filamenti che si allungano e si muovono e quando toccano l'oggetto lo colora, lo infetta; per caso può finire nella cartella di cuoio o di stoffa e penetrare all'interno del tessuto e colorarlo: ha la capacità di trasformare l'oggetto da ospitante a ospite. Il microorganismo sta mettendo in crisi l'attuale sistema globalizzato con tutti i suoi paradigmi contraddittori che lo reggono: economici, sociali, militari, sanitari.
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E' il titolo del romanzo che ho scritto. E' appena uscito dalla tipografia, dall'inizio di marzo entrerà nelle librerie, in Ibs, Amazon, Feltrinelli e altri punti vendita che sono i mediatori commerciali e favoriscono l'interconnessione tra autore – editore - lettore.
Non basta preparare la polenta sul fuoco, sudando e muovendo le braccia in un moto rotatorio costante per favorire la consistenza della stessa, è fondamentale che ci siano dei commensali, degli amici, dei clienti. Cucinare per se stessi è solo un atto di sussistenza. La polenta è buona se il mensale esprime un parere. La cosa più difficile per l'autore, l'editore medio, piccolo è quella di competere con la grossa distribuzione, con i monopoli editoriali: anche in questo caso ci si trova di fronte alla dialettica globale locale, grande piccolo, vicino lontano.
In ogni passaggio dell’anno c’è sempre nella fantasia individuale, collettiva il desiderio che ciò che accadrà sarà meglio di ciò che è stato. In molte regioni dell'Europa continentale a confermare questo auspicio della tradizione contadina e della società postideologica, ipertecnologica attuale permane il rito del falò.
Il rituale del fuoco della purificazione, della consacrazione coincide con le ricorrenze religiose cristiane, paleocristiane oppure celtiche. Il falò è un archetipo polisemico che richiama significanti bivalenti, contrapposti: vecchio/nuovo, bene/male, puro/impuro, costruttivo/distruttivo, la catena è lunga.
Platone nel Simposio introduce un paradigma ontologico dell'origine di genere che anticipa il divenire dell'essere ponendo un quesito turbante: « Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v’era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all'antica perfezione».
Ci sono in atto delle trasformazioni nei processi aggregativi sociali che seppelliscono la tradizione del novecento. Le aggregazioni sociali oggi non sono plebiscitarie, dipendenti dal partito, dal leader di massa. Non esistono più le masse, le classi sociali come espressioni di interessi contrapposti tra dominanti e dominati: tutto è un brodo insipido senza un nome.