Pensiamo per un attimo di trovarci in una sala d’attesa; improvvisamente davanti a noi si siede una persona che ci risulta particolarmente antipatica.
Non vogliamo esser tanto scortesi da dirgli: “mi sei antipatico, non voglio vederti, vai a sederti da un’altra parte”, però possiamo aprire il giornale e mettercelo davanti facendo anche finta di leggere, non diremo niente, non emetteremo alcuna parola, ma la frase “mi sei antipatico” trasparirà con egual forza e di certo sarà recepita dal nostro sgradito ospite.
Quindi non è assolutamente necessario il verbale per comunicare, il nostro para-verbale e non verbale ricoprono una percentuale talmente grande nella torta della comunicazione che potrebbero, da soli, influenzare tutto un comportamento.