Si riparte... - Il rientro dalle vacanze dell'estate 2020
Questo 2020 è un rientro dalle vacanze molto particolare, sia per l'emergenza Covid-19 che continua a permeare le nostre vite quotidiane e il nostro lavoro sia per gli impegni importanti che la psicologia professionale si troverà di fronte nei prossimi mesi.
di Redazione
Ci saranno, prima di tutto, il confronto con le Regioni e con il Governo per riuscire finalmente a inserire gli psicologi e il loro impegno professionale all'interno del Sistema Sanitario Nazionale restituendo alla professione lo spazio che merita e ai cittadini i benefici di una presenza che può concretamente migliorare il loro livello di vita e la loro quotidianità.
Attivare pienamente i LEA e consentire la concreta presenza di professionisti psicologi al servizio dei cittadini può essere il punto di svolta per affrontare, dopo la iniziale crisi legata agli effetti fisici della pandemia, la terribile crisi psicologica che si prospetta all'orizzonte.
Ansia, stess, depressione ci accompagneranno nella concreta elaborazione di una patologia che, per quanto si dica, ha lasciato segni profondi nella quotidianità di ciascuno, paradossalmente anche in quella di chi nega il problema per un qualsivoglia convincimento.
Una reale ed efficace presenza di psicologia e di psicologi all'interno delle Istituzioni e sul territorio può essere l'argine concreto alla esplosione di dinamiche che oggi si intravedono ma che sono ancora in fieri.
Il secondo punto che ci porterà ad una "crescita" professionale saranno le prossime elezioni per il rinnovo delle cariche dell'ENPAP, il nostro Ente di Previdenza.
L'ENPAP è una realtà centrale per lo sviluppo professionale della categoria e per il suo concreto "sostentamento" ed è importante che possa svolgere un ruolo sempre più centrale ed efficace.
Anche nella pandemia ci siamo accorti di quanto possa essere importante tale ruolo (su specifica delega del Governo) nel consentire alla categoria di affrontare il futuro ma anche il presente. I Bonus erogati sono stati importanti nella economia di gestione di molti colleghi.
Ma il punto nodale è quello delle PENSIONI. Non è accettabile che chi ha dedicato la sua vita alla psicologia debba, una volta in pensione, vivere una vita miserrima o essere costretto a non smettere di lavorare mai, pena la povertà assoluta.
Molti sono i motivi che portano oggi a questo risultato e una buona parte di questi derivano da norme e da obblighi imposti per legge ma questo non giustifica la situazione attuale. Potrebbero essere avanzate proposte e messe in atto azioni per arrivare ad un concreto e reale cambiamento.
Qualcosa si sta muovendo e le forze che si stanno mettendo in campo iniziano a parlarne. Qui su Psiconline ne riferiremo ma senza prendere posizione per nessuna delle parti in campo. Ci interessa la psicologia e ci interessano gli psicologi e tutte le buone proposte che possono aiutare a crescere l'una e gli altri.
Buon rientro e buon lavoro!
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