COOPERAZIONE PSICOLOGO-MEDICO A BENEFICIO DELLA SALUTE E DELLA SANITÀ
La presa in carico della persona, unità bio-psico-sociale, beneficia della cooperazione tra le scienze e gli interventi degli psicologi e dei medici, in termini sia di salute che economici.
Ciò vale, in particolare, nella assistenza ai malati cronici (diabete, ipertensione, BPCO, scompenso cardiaco) e per i disagi psichici "minori" o frequenti (depressione, ansia, stress) e nella promozione di stili di vita salutari, quale efficace prevenzione primaria. La diade medico-psicologo, meglio ancora l'equipe multidisciplinare, trova un setting appropriato nella assistenza primaria, specialmente nelle case della salute e nelle UCCP - unita complesse di cure primarie.
Scheda sintesi dei contenuti
Lo Psicologo, in quanto operatore della salute – tra breve, con il decreto Lorenzin, ascritto come tale tra le professioni sanitarie – si confronta con le tendenze e le impostazioni dell’assistenza sanitaria di base, che, anche per quanto attiene al ruolo e alle funzioni dei medici di medicina generale, stanno già affermandosi o sono in via di consolidamento in talune aree di intervento.
Ispirata al modello del CCM – Chronic Care Model, l’assistenza tende a superare o moderare la configurazione ambulatoriale e a volgere la sua impostazione sui parametri di:
- multidimensionalità;
- presa in carico;
- multifattorialità;
- interdisciplinarietà e lavoro d’équipe;
- empowerment individuale e di comunità;
- promozione della salute.
Di qui la necessità della cooperazione tra le diverse figure professionali, impegnate nella sanità. L’attenzione, nel volumetto, si sofferma specificamente sulla cooperazione psicologia-medicina per gli interventi in campi, altri dall’incontro vis-a-vis, definiti dai nuovi bisogni e dalle nuove istanze che si rinvengono in:
a) stati di malattia
nel cui ambito hanno oggi frequenza preponderante, a livello mondiale, le patologie croniche:
- Diabete di tipo 2;
- Ipertensione;
- BPCO – Bronco-pneumopatia cronica ostruttiva;
- Scompenso cardiaco.
Anche nel nostro Paese, l’assorbimento di risorse economiche per il trattamento domiciliare dei pazienti cronici e per i molteplici ricoveri implicati da destabilizzazioni e ri-acutizzazioni assorbe circa il 70% della spesa sanitaria.
b) tutela della salute
nel cui ambito si annoverano:
- I disagi “minori” che si manifestano in una porzione consistente della popolazione nella forma di ansia, lieve depressione, stress;
- La “voglia” di promuovere il ben-essere personale, migliorando gli stili di vita.
Per ciascuno dei argomenti della cronicità e per i disagi “minori”, il materiale in letteratura è scansionato in base a uno schema omogeneo, che si articola nei seguenti paragrafi:
1. Descrizione, per inquadramento breve di ciascuna patologia e per la sua frequenza nella popolazione;
2. Percorso diagnostico-terapeutico assistenziale, per tracciare i passi della presa in carico sistematica e continuativa e cogliere i momenti in cui può introdursi l’intervento dello psicologo;
3. Aspetti psicologici, per specificare la dimensione soggettiva del vissuto delle malattie croniche;
4. Strumenti di valutazione, per indicare alcuni dei questionari usati negli studi e negli interventi già praticati;
5. Analisi costi/efficacia, per valutare l’utilità dell’intervento psicologico in termini sia di guadagno di salute (compliance e self management) sia di risparmio di risorse economiche (anche del 20%).
Una discreta letteratura di evidenze, afferente al combinato intervento psicologico, si rinviene; ma non è ancora abbondante, soprattutto per quel che riguarda la valutazione costi/efficacia.
Per la “voglia di benessere”, il capitolo dedicato accenna alle deviazioni e sollecita le spinte verso stili di vita più salutari, nei campi che l’OMS considera determinati di ben-essere:
- Attività fisica;
- Alimentazione corretta;
- Cessazione/riduzione del fumo;
- Lotta all’abuso di alcol.
Il modello della presa in carico delle malattie corniche e della promozione della salute richiede che lo psicologo si coinvolga nel lavoro interdisciplinare e che le istituzioni sanitarie ne riconoscano e ne prevedano la presenza cooperativa nei nuovi setting assistenziali:
- Le Case della Salute;
- Le UCCP – Unità Complesse di Cure Primarie.
Ciò implica, per lo psicologo e per le scuole di formazione di base e specialistiche, di:
- Non limitare la preparazione e il ruolo professionale all’assetto clinico riparativo;
- Portare l’attenzione al campo della salute da tutelare e promuovere;
- Padroneggiare modelli di intervento mirati e brevi, individuali e di comunità;
- Acquisire competenza, teorica e applicativa, su tematiche diffuse in Sanità, quali: appropriatezza, EBP - Evidence-Based Practice, linee guida, percorsi diagnostici e terapeutici, valutazione costi-efficacia ecc.
In tal senso possono essere richieste e indirizzate dalla Sanità risorse economiche, che incentivino il guadagno di salute derivabile dal lavoro interdisciplinare (non progetti isolati, ma programmi), attirando anche fondi di privati, interessati a ottenere margini compensativi dai risparmi ottenuti.
Un ampio riferimento bibliografico accompagna l’esposizione dei contenuti.
L'autore
Antonio Capodilupo, nato a Priverno (LT) il 3 aprile 1948 - residente a Latina. Psicologo dirigente nell’ASL Latina - Direttore UOC Integrazione Socio-Sanitaria Distretto 3 (in quiescenza). Insegnante in corsi di formazione per infermieri e fisioterapisti, dal 1980. Incarico di docenza con insegnamenti di area psicologica presso la sede decentrata di Latina dell’Università “La Sapienza” di Roma, dal 2001. Lezioni di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni nel Corso di Laurea specialistica (in sede) e nel Master di Coordinamento (nel Collegio provinciale IPASVI). Precedenti pubblicazioni: “Rassegna di tecniche di programmazione sanitaria” (1982); “Argomenti di Psicologia applicata alla professione infermieristica con tirocinio teorico-pratico sulla comunicazione” (1995); “La relazione di aiuto infermieristica mediante l’Analisi Transazionale” (1997). “Argomenti di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni per la Dirigenza delle Professioni sanitarie” (2017). Monografia “Un sistema informativo nel servizio materno-infantile e per l’età evolutiva (1985). Articoli, in riviste italiane, su vari aspetti organizzativi: carichi di lavoro, benchmarking della produttività ospedaliera per DRG, disturbi lavoro-correlati (burnout, stress, DPTS), motivazione e soddisfazione al lavoro.
Antonio Capodilupo
Cooperazione psicologo-medico a beneficio della salute e della sanità
Collana: La community di ilmiolibro.it
Anno edizione: 2017
Pagine: 136 p., Brossura
EAN: 9788892334083
Prezzo: € 14,00
Editore: ilmiolibro self publishing
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