PSICOLOGIA NEWS n.131 - 18.9.2003
- La coscienza in psicoanalisi
- Curare con la psicoanalisi. Percorsi e strategie
- Smart mobs. Tecnologie senza fili, la rivoluzione sociale prossima ventura
- Empowerment e salute mentale
- Autovalutazione e cambiamento attivo nella scuola
- Linee guida per la diagnosi psichiatrica nel ritardo mentale
- Un'altra giornataccia in ufficio
- I compiti a casa. Genitori, figli, insegnanti: a ciascuno il suo ruolo
Antonio Alberto Semi
La coscienza in psicoanalisi
2003
Prezzo: € 13.50
Editore: Raffaello Cortina - Milano
Da dove origina la coscienza? Possiamo in qualche modo definirla o almeno cercare di descriverla? La coscienza, e in particolare uno dei suoi aspetti fondamentali, il giudizio, ha nella pratica clinica psicoanalitica una estrema e non sufficientemente approfondita importanza. Partendo dall’eredità di Freud, che sostenne la necessità di un “sistema conscio” ma concluse che la coscienza si sottraeva caparbiamente a ogni tentativo di spiegazione, questo libro mette in evidenza alcune caratteristiche individuabili dell’effetto di coscienza e le necessità di cui sembra essere l’espressione.
Antonio Alberto Semi, analista con funzioni di training della Società psicoanalitica italiana, vive e lavora a Venezia. Ha curato le "Opere scelte di Freud" (Bollati Boringhieri, 1999). Nelle nostre edizioni ha pubblicato "Tecnica del colloquio" (1985), "Dal colloquio alla teoria" (1992), "Venezia in fumo" (1996) e "Introduzione alla metapsicologia" (2001), oltre ad aver ideato e curato il "Trattato di psicoanalisi" (1988-1989).
Giuseppe Di Chiara
Curare con la psicoanalisi. Percorsi e strategie
2003
Prezzo: € 14.00
Editore: Raffaello Cortina - Milano
Frutto di un lungo lavoro clinico e di insegnamento, "Curare con la psicoanalisi" raccoglie i risultati delle esperienze dell’autore con i diversi apporti che alla psicoanalisi sono venuti nel corso degli anni, con particolare riferimento a quanto è stato elaborato nel gruppo degli psicoanalisti italiani. L’attenzione è focalizzata non sulla psicoanalisi dei diversi modelli o delle molteplici scuole ma, al contrario, sulla psicoanalisi pensata come dottrina scientifica e pratica clinica unitaria e coerente, fiera dei progressi compiuti e aperta alle nuove acquisizioni fornite dall’esperienza e dalla sua elaborazione teorica.
Giuseppe Di Chiara, psicoanalista, è stato presidente della Società psicoanalitica italiana negli anni 1993-1997. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo, in questa stessa collana, "Sindromi psicosociali" (1999).
Howard Rheingold
Smart mobs. Tecnologie senza fili, la rivoluzione sociale prossima ventura
2003
Prezzo: € 24.50
Editore: Raffaello Cortina - Milano
Da sempre la tecnologia ha distrutto vecchie alleanze per crearne delle nuove. Così è stato anche per l’accoppiamento tra informatica e telematica. È già in corso la rivoluzione sociale che questo accoppiamento ha prodotto e che forse costituirà l’evento più rilevante del nuovo millennio. Rheingold non solo ricostruisce questo nuovo rinascimento delle tecniche di comunicazione ma individua i rischi di “anime colonizzate” dall’invadenza dei nuovi media. In gioco è la possibilità di andare oltre la “folla solitaria” per avere nuove moltitudini a un tempo accorte, agili, connesse, le “smart mobs” cui allude il titolo, capaci di andare oltre massificazione e isolamento per una maggiore cooperazione tra esseri umani.
Howard Rheingold è uno dei più eclettici studiosi dell’impatto sociale delle nuove tecnologie. È stato tra i fondatori di HotWired, la pubblicazione on line lanciata da Wired. In Italia è noto per "La realtà virtuale" (Baskerville, 1993) e "Comunità virtuali" (Sperling, 1994).
Marian Barnes e Ric Bowl
Empowerment e salute mentale
2003, pp.180, cm 17x24, ISBN 88-7946-559-7
Prezzo: € 17,80
Editore: Erickson - Trento
Uno dei riflessi più problematici delle riforme nelle politiche sociali
di oggi è rappresentato, in molti settori dell’assistenza, dalla
auspicata transizione degli utenti dal ruolo di “beneficiari passivi”
a quello di “soggetti attivi”, nella misura del possibile, degli
interventi che li riguardano.
Questo volume analizza la portata, i limiti e gli effetti di questa transizione
nel caso della psichiatria: come, cioè, gli utenti dei servizi di salute
mentale – ritenuti per lo più incapaci di badare autonomamente
a sé, e tanto meno di partecipare alle decisioni inerenti alla loro presa
in carico – si possano attivare, in un’ottica di advocacy, per promuovere
forme di azione collettiva a tutela dei propri diritti e interessi. A partire
dal caso britannico gli autori analizzano le potenzialità dei movimenti
degli utenti psichiatrici nell’introdurre, in una prospettiva di empowerment,
cambiamenti positivi sia nella loro condizione individuale, sia negli assetti
organizzativi dei servizi.
Michael Schratz, Lars Bo
Jakobsen, John MacBeath e Denis Meuret
Autovalutazione e cambiamento attivo nella scuola
Traduzione e adattamento italiano a cura di francesca Brotto
2003, pp.220, cm 17x24, ISBN 88-7946-550-3
Prezzo: € 16,90
Editore: Erickson - Trento
In sempre più scuole si applica qualche forma di autovalutazione, in
quanto la piena attuazione dell’autonomia scolastica dipende dalla capacità
che hanno gli istituti di autovalutarsi e di orientarsi verso pratiche di sviluppo
migliorativo.
Il libro, scritto con uno stile estremamente accessibile, fornisce validi e
pratici suggerimenti operativi (testati in 101 scuole in 18 Paesi) per aiutare
anche chi è alle prime esperienze ad affrontare la pratica dell’autovalutazione
nel proprio istituto. I metodi proposti sono due: un percorso di apprendimento
e di concettualizzazione che passa attraverso il coinvolgimento emotivo del
lettore nelle storie raccontate, e uno più tecnico, che fornisce gli
strumenti per permettere al lettore di passare subito all’attuazione pratica.
La traduzione italiana, che arriva dopo il grande successo delle versioni tedesca
e inglese, contiene adattamenti ed esemplificazioni vicine alle realtà
scolastiche del nostro Paese; rappresenta una grande novità nel panorama
editoriale italiano, in quanto primo ed unico testo ad offrire una così
vasta gamma di strumenti e consigli per l’autovalutazione.
Shoumitro Deb, Tim Matthews, Geraldine Holt e Nick Bouras
Linee guida per la diagnosi psichiatrica nel ritardo mentale
Edizione italiana a cura di Marco Bertelli, Gianpaolo La Malfa, Alessandro Castellani
e Giorgio Albertini - SIRM Società Italiana per lo Studio del Ritardo
Mentale
2003, pp.120, cm 17x24, ISBN 88-7946-546-5
Prezzo: € 17,50
Editore: Erickson - Trento
La diagnosi psichiatrica,
già complessa nella popolazione generale, diviene ancora più difficile
da attuare nelle persone con ritardo mentale, soprattutto nei gradi grave e
gravissimo, dove le normali capacità comunicative sono fortemente limitate
o assenti. Nell’ambito del ritardo mentale, quello dell’incertezza
diagnostica rimane un problema frequentissimo che viene altrettanto frequentemente
risolto con eccessiva rapidità attraverso il ricorso alla prescrizione
farmacologica. Di fronte a un inquadramento diagnostico ambiguo, la persona
malata e i suoi familiari si preoccupano più che mai, divengono ansiosi,
le problematiche burocratiche aumentano e lo staff di cura e di assistenza,
privo di una base conoscitiva per l’intervento, perde di efficacia nel
suo operare quotidiano. È dunque evidente la necessità di acquisizione,
da parte degli operatori del campo, di strumenti di base per la valutazione
e la programmazione terapeutica nelle delicate situazioni di compresenza di
ritardo mentale e disturbi psichiatrici.
Questo libro — promosso nella sua realizzazione dalla European Association
for Mental Health in Mental Retardation e nella sua edizione italiana dalla
SIRM – Società Italiana per lo studio del Ritardo Mentale —
si propone di rispondere a questa esigenza, stimolando inoltre l’interesse
verso una conoscenza sempre più precisa dei bisogni fisici, psicologici
e sociali delle persone con ritardo mentale, allo scopo di fornire risposte
coerenti e soprattutto una dignitosa partecipazione alla vita della comunità.
JEREMY BULLMORE
Un'altra giornataccia in ufficio
Trad. di A. Petrelli
2003, Collana: TEA Pratica, pagine 135, ISBN 88-502-0457-4
Prezzo: € 7,50
Editore: TEA - Milano
Molto del nostro tempo
lo passiamo in ufficio e la maggior parte dei problemi che ci angustiano spesso
non riguardano il lavoro in sé, bensì i rapporti con le persone
con cui lavoriamo: il capo che non apprezza le nostre capacità, il collega
che non fa la propria parte oppure il datore di lavoro che si aspetta che mettiamo
l’azienda al primo posto, trascurando tutto il resto, famiglia compresa...
Ma non c’è problema, per quanto delicato o spinoso, che non possa
essere risolto grazie al cosiddetto «pensiero laterale» e a un po’
di buon senso. Con arguzia e originalità, Jeremy Bullmore ha selezionato
i più comuni problemi legati a differenze di carattere, incomprensioni
e conflitti di lealtà che possono guastare il clima lavorativo e, attraverso
l’analisi di alcuni casi specifici, ci dimostra che anche nel cielo più
nero, prima o poi, può apparire una schiarita. Agilmente strutturato
a domanda e risposta, il suo libro c’insegna come la conoscenza di se
stessi, la giusta dose di sensibilità e un po’ di sano senso dell’umorismo
possono aiutarci a non trascorrere mai più un’altra giornataccia
in ufficio.
Jeremy Bullmore, nato nel 1929, ha lavorato per molti anni all’agenzia
pubblicitaria J. Walter Thompson di Londra. Inizialmente come redattore, poi
come responsabile creativo fino ad arrivare alla presidenza dell’agenzia
londinese. Oltre a frequenti interventi radiofonici e televisivi, ha scritto
molto di marketing e pubblicità e ha tenuto numerosi corsi in molti paesi.
Ha una rubrica settimanale su Campaign e scrive regolarmente per Management
Today e Market Leader.
Philippe Meirieu
I compiti a casa. Genitori, figli, insegnanti: a ciascuno il suo ruolo
Traduzione: Luisa Cortese
2003, Collana: Universale Economica Saggi, Pagine: 120
Prezzo: € 6,00
Editore: Feltrinelli - Milano
Fonte di conflitti e di
un interminabile braccio di ferro familiare, i compiti a casa sono la cassa
di risonanza per affrontare il tema cruciale della motivazione allo studio.
Senza schierarsi a favore degli uni o degli altri, ma richiamando ognuno alle
proprie responsabilità, Philippe Meirieu si rivolge agli studenti, ai
genitori, agli educatori di tutte le classi e colloca il problema nel complesso
delle questioni che attualmente attraversano la scuola. Il saggio passa in rassegna,
punto per punto, tutti gli aspetti concreti del lavoro individuale degli studenti
e fornisce loro una serie di suggerimenti immediatamente applicabili per rendere
più facile l’apprendimento. Pieno di buon senso e frutto di una
vita dedicata alla scuola, I compiti a casa aiuta genitori e insegnanti a trovare
la giusta misura per una reciproca collaborazione.
Approfondimento
Il titolo sottintende una conclusione: "…non dovrebbero esistere"
(si parla di scuola dell’obbligo). I motivi sono tanti: dal punto di vista
didattico i compiti a casa non sostituiscono un apprendimento istituzionale
carente; l’abitudine degli insegnanti di appoggiarsi ai compiti di fatto
potenzia le disuguaglianze di partenza degli studenti che vengono sovraccaricati
con altre ore di studio quando già gli orari scolastici sono sempre più
lunghi; disattenzioni e malintesi nella loro formulazione finiscono per rendere
inutili gli sforzi di tutti, ragazzi, genitori, insegnanti ecc… Tuttavia
questi strumenti di verifica o consolidamento dell’apprendimento sembrano
irrinunciabili e dunque il libro fornisce numerosi criteri e stratagemmi per
migliorare il difficile ménage à trois che governa la scuola elementare
e media. In generale l’autore cerca di separare l’esperienza familiare
da quella scolastica, sottolineando la complementarità tra le funzioni
della scuola e della famiglia e l’opportunità che non vi siano
confusioni e travasi di competenze. Fatta salva questa precisazione di fondo,
il libro fornisce utili suggerimenti: sull’esempio che i genitori possono
dare, sul senso del lavoro in se stesso, sulle modalità di mostrare attenzione
al lavoro scolastico e di sostenere i figli in difficoltà, sul modo di
affrontare anche cose banali come l’ascolto della televisione, sulla necessità
di assecondare le modalità di lavoro dei figli anche se ciò contrasta
con le proprie abitudini.
Il libro si rivolge ai genitori ma sarà utilissimo anche a quegli insegnanti
che muovono i primi passi nel mondo della scuola.
Philippe Meirieu, padre
di quattro figli, ha insegnato a lungo. Autore di numerosi libri di pedagogia,
è direttore dell’Institut National de Recherche Pédagogique