Disturbi Alimentari (159146)
Elisa, 35
Gentile Dottore,
buongiorno, soffro di disturbi alimentari da molti anni e ho provato a uscirne da sola, ma finora, nonostante tutti i cambiamenti vissuti (matrimonio, figli,...), nulla si è definitivamente messo a posto. Sempre e solo alcune illusioni di "guarigione", poi svanite.
Dall'età di 16 anni circa ho iniziato a mangiare di meno, sempre di meno. Da quella volta non mi sono mai rimessa a posto: mangio poco e in maniera molto scorretta: a pasto non mangio, salto i pranzi e le cene e "beccotto" qualcosa ogni tanto, forse il necessario per la sopravvivenza. Mi sento molto a disagio quando devo partecipare a cene o pranzi e nonostante mi renda conto dell'enorme errore quando mi si para innanzi il cibo è come se il mio io lo rifiutasse completamente e mi blocco.
Non so se questa mia confessione sia sufficiente, ma attendo qualche gentile risposta.
E.B.
Cara Elisa,
quanto mi riferisce è parte della sintomatologia relativa ai disturbi alimentari con restrizione dietetica. Si vede infatti come il disturbo interessi la sfera personale (quando riferisce di essere malata e di aver tentato di uscire esprime la sua consapevolezza per la malattia) e interpersonale (quando riferisce che si sente a disagio alle cene riferisce una limitazione sociale), non solo, se starà attenta osserverà che il disturbo interessa anche la sfera organica (per esempio disturbi del sonno, cambiamenti della pelle, della peluria...).
Tuttavia con queste poche righe non le posso essere maggiormente di aiuto. Le consiglio di prendere contatto con uno Psicoterapeuta ad indirizzo Cognitivo-Comportamentale esperto nei disturbi del comportamento alimentare oppure con un centro che si occupa di tali disturbi (ce ne sono molti in tutta Italia).
La saluto, Mirko Dai Prà
(Risponde il Dott.Dai Prà Mirko)
Pubblicato in data 24/04/2013