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Amore morbosamente strano (148512)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 399 volte

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Carola, 40

 

Salve,
dopo 6 mesi di corteggiamento sfrenato fatto di Sms, Facebook, pedinamenti, fiori per poi dinieghi, lunghi silenzi quasi a voler soffocare quello non che stava nascendo, ma era già nato, nasce la nostra relazione tormentata e burrascosa. Ambedue sposati, io 40enne lui 57 (ma solo anagraficamente) il tutto nasce da una bella amicizia e il primo incontro è in assoluto il più bello: lui dolce e tenero, nell'arco della giornata mi riempie di attenzioni e telefonate. E io mi sento la donna più felice della terra. Dopo cambia atteggiamento nel senso che si', è tenero nei momenti intimi e dice delle cose che farebbero capitolare anche una donna-iceberg, ma dopo nessun messaggio, nessuna telefonata, nessun sei viva, morta o che..... Cioe' fa marcia indietro per tornare alla carica a breve distanza per farsi sentire e vederci e ricomincaire nello stesso modo. Nelle lunghe pause di silenzio solo incrocia il mio percorso " casualmente " quando vado a lavorare. Non si spreca a dirmi amore, ma solo nell'intimita'. Dopo è come se si " risvegliasse "; l'altro giorno mi ha detto tra qualche giorno è il mio 25simo anniversario di matrimonio; non posso perdere la testa e compromettere niente. Io nel frattempo in tutte queste pause l'ho mandato a quel paese ma poi come una cretina ricado perchè lo amo e penso che soffrire con lui è meglio che soffrire senza di lui. Adesso inizio a spaventarmi perche' l'altro giorno e sempre nell'intimita' mi ha detto : " voglio un figlio da te, donna della mia vita ". Guai poi a reiterargli determinate cose perchè smentisce categoricamente. Io ci credo che per lui non è solo una cosa fisica, i sentimenti ci sono, si percepiscono. Ma molto, molto stranamente. Nel frattempo quest'estate sono stata in ferie e gli ho detto " Fabrizio, finiamola di tormentarci "e sembrava avesse desistito 1 mese. Ma poi non ce l'ha fatta, com e non ce la faccio io senza di lui. Volevo precisare che ambedue siamo narcisisti, esibizionisti, orgogliosi, troppo sicuri di noi stessi, egocentrici ( lui a maggior ragione perche' occupa un ruolo politico ),capricciosi e ostinati. Bel caratterino!!!!! Che forse spiega tutte le traversie. Però io sono sempre stata una donna forte: ora invece mi sto completamente annullando in orgoglio e dignità, per amore!! Pensare che essendo una donna avvenente potrei avere tutti gli uomini che voglio e che sbavano.. Invece no, mi sono persa dietro a lui che amo perdutamente ma che mi sta ossessionando la vita, io ho perso anche il senso della vita tanto è l'amore morboso che ho per lui, non vedo altro che lui anche quando lavoro ed ho una folle paura di andare VERAMENTE fuori di testa!!!! Sono arrivata alla conclusione che non possiamo stare insieme ma neanche separati. Lui dice che sono una donna fuori dal normale, mi definisce sublime ma per poi ricominciare il gioco del " tira-molla ". Avrà veramnete paura di lasciarsi andare o è un perverso e un sadico? Se io lo mando a "stendersi", mi pedina continuamente e non so che fare. So solo che lo amo ma è al di la' di ogni rapporto. IMPOSSIBILE.
Mi date una mano??
Sono angosciata....soprattutto perchè gli è rimasta la "fissa" del figlio.
Come interpretare il tutto??


Cara Carola,
è una storia complicata, senza troppe speranze d'uscire dal limbo in cui ristagna. Sono quelle relazioni ad incastro, da cui si esce solo con un'enorme buona volontà e fermezza e la strada per uscirne, salvo miracoli, è solo ed esclusivamente quella di chiudere.
Lui vuole un figlio per creare un legame e una collusione, sentendo la fragilità del rapporto, ma in maniera infantile e un pò "psicotica" utilzza la nascita di un bambino per se stesso e in una fantasia surreale senza riguardo per le conseguenze della vita degli altri.
Il brutto di questo rapporto è il craving, la dipendenza ossessiva che produce, che strozza il senso di libertà e sana indipendeza, necessari in tutte le relazioni, a vantaggio di una forma di adrenalina un pò perversa. Può andare avanti per anni e consumare la pace e la tranquillità alla lunga.
La razionalità imporrebbe di dare un limite, imponendo un tempo e un confine alla storia.

(Risponde la Dott.ssa Bosa Lucia Daniela)

Pubblicato in data 11/06/2012

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