Dipendenza affettiva e ossessione? (148115)
Buonasera,
ho 26 anni e da 4 mesi frequento un ragazzo che non abita nella mia stessa città. All'inizio della nostra storia credevo di aver conosciuto il principe azzurro: era presente, non mi faceva sentire la lontananza, mi mandava mille messaggi bellissimi e mille telefonate,insomma,tutto quello che una donna può desiderare. Non mi era mai capitato di conoscere una persona così, e proprio per questo, essendo sospettosa di natura, ho cominciato a dire "ma è davvero possibile che esista una persona così? ma sarà vero?". C'era qualcosa che non mi quadrava in questo suo atteggiamento di "tutto troppo", e così dopo un mese ho fatto un errore grandissimo: sono entrata nelle sue cose. Nelle sue mail, nel suo social network...e mi si è aperto un mondo. Ho scoperto che ha una doppia vita...ma la seconda è completamente virtuale. Sente altre ragazze, scrive loro tutte quelle cose che portano ad un vero e proprio tradimento, anche se virtuale. Ho subito parlato con lui di questa cosa e premetto che non vado assolutamente fiera di quello che ho fatto; lui giustamente si è arrabbiato molto, ha cercato di negare l'evidenza (chi non lo farebbe?!) ma ha voluto continuare la nostra relazione cambiando ovviamente tutte le sue password. Forse avrei dovuto mettere io la parola fine ma credo che una seconda possibilità la si debba dare a chiunque. Il problema è che adesso non conto neanche più le possibilità che gli ho dato, ha continuato tranquillamente a fare le stesse cose che faceva prima, e lo so perchè io ho fatto lo stesso: ho continuato a controllarlo.
E continuo tutt'ora. Il problema è che questo mi sta portando ad una vera e propria dipendenza: sono sempre attaccata al pc e sempre dentro alle sue cose, sia a casa che in ufficio, non riesco a non guardare, a non cercare. E' un periodo che non ho più trovato niente, forse perchè cancella, forse perchè davvero non vuole fare più niente...non so. Ma io vivo male, addirittura la sera non vado a dormire finchè non sento che crolla lui, per paura che attaccato il telefono con me senta qualcun'altro. E questo mi porta a dormire pochissimo, ad essere stanca, stressata e nervosa.
Lui continua ad essere presente, a chiamarmi, a non farmi sentire la lontananza, a venire da me nei week-end e tutto quello che fa mi fa pensare che lui davvero ci tenga, ma quello che ha fatto fino ad adesso mi fa pensare all'esatto contrario. Mi diceva di dargli tempo, che sarebbe cambiato, che se non fossi entrata nelle sue cose lui a breve avrebbe smesso perchè vuole stare con me ma io non gli credo. Ed è per questo che continuo a controllarlo, so che è sbagliatissimo, cerco di impormi di non fare più niente ma non ce la faccio.
Non dormo, non esco di casa e lavoro con poca voglia, tutto perchè devo controllare lui. Non va bene, devo uscirne. Ma non so come.
Scusate se mi sono dilungata, spero che qualcuno possa aiutarmi ad uscire da questa "dipendenza".
Vi ringrazio.
Cara Giulia,
in queste situazioni è bene comprendere se questo atteggiamento di "controllo" sia nato in questa relazione o fosse già presente. L'aspetto del controllo può riguardare persone insicure o ansiose. Ma su questo non ho informazioni, poichè non ne ha fatto cenno. L'aspetto più rilevante che emerge, a mio avviso, è l'aver dato una seconda chance perchè la si dà a chiunque. Sembra quasi che a lei non importi molto di chi realmente ha di fronte, l'importante è che questa persona le sia fedele. Che sia suo. Talmente importante da prevalere, alla fine dei conti, su tutto. Lavoro, vita personale, tutto quanto. E' importante che se ne sia resa conto, ma da quel che scrive sembra essersi inoltrata fin troppo in questo modo di fare coppia, ed è forse giunto il momento di chiedere un aiuto professionale.
(Risponde il Dott.Giusti Massimo)
Pubblicato in data 30/03/2012