sono dubbiosa sul futuro di mio figlio [1603284133906]
lucia, 60 anni
Buongiorno , mi presento , sono una mamma sessantenne e ho due figli maschi di 43 anni uno e l'altro di 34 anni . Devo dire che sono stata una mamma fortunata , in un certo senso, poichè sono cresciuti entrambi due bravi ragazzi , quindi di cosa dobbiamo parlare? Invece sono abbastanza in ansia e preoccupata per il futuro del figlio piu' piccolo, laureato in scienze politiche e successivamente in Economia ambientale con buonissimi voti .
Aveva trovato anche un buon impiego, dove lui era uno dei dirigente di una grossa azienda , poteva viaggiare , andare all'estero, avere una vita lavorativa brillante e varia , anche la parte economica era ragguardevole, quindi diciamo che sotto quel punto di vista tutto pareva andare bene .
Invece , dopo un periodo di travaglio interiore (suo) probabilmente mai esternato completamente, ma sempre sottovoce, ha preso una decisione direi forse " difficile " , ma radicale, si è licenziato per cambiare in toto la sua vita .
Dopo il licenziamento aveva preso la decisione di trasferirsi all'estero per vedere di trovare nuovi interessi, e magari un nuovo lavoro, piu' confacente agli studi per il quale si era laureato. Purtroppo ,dopo alcuni mesi è arrivato il Covid e per forza maggiore ha dovuto rinunciare al suo progetto e ritornare nuovamente in Italia.
Non vorrei dilungarmi troppo ed andare dritto al sodo. Rientrato in Italia si è dato da fare e ha pensato bene di fare il " contadino " , si' proprio cosi' , che poi non ci sarebbe niente di male, se la cosa fosse sicura, ma questa cosa diciamo è provvisoria, non cè nulla di certo o di sicuro, attualmente raccoglie le olive, contribuisce a coltivare la terra di un conoscente, sta imparando a fare il muratore, ( non l'avevo mai visto in vita mia fare dei lavori manuali ) e questo è quanto! Mi arrivano foto di mio figlio dove impasta la malta per costruire case, dove imbottiglia vino , dove impasta le pizze, dove taglia la legna e sta davvero facendo una vita campestre ! Chiaramente io , come mamma, qualche dubbio e qualche preoccupazione ce l'ho e non lo nego.
E che dire? Cosa gli sara' venuto in mente? Cosa sara' successo ? dovrei essere tranquilla e serena secondo voi o al contrario ,come sta accadendo , preoccuparmi. Ieri sera, ad esempio, mi diceva che stava dormendo non in una casa , ma in macchina , anche se mi ha assicurato che è una soluzione solo temporanea.
Non so davvero cosa dire e cosa pensare, fatto sta che a volte non dormo nemmeno piu' per pensare a cosa ha lasciato per andare poi a cercare un futuro cosi' incerto e provvisorio.
Ma poi , cosa dirgli? incoraggiarlo oppure dirgli di tornare a casa ? Sono abbastanza preoccupata , ma non glielo faccio capire, perchè poi conoscendolo, so che grande maturita' ha dentro di sè e quanti valori fanno parte della sua personalità , Con tutto cio' io rimango sempre sul chi va la' e dubbiosa sul futuro .
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Buonasera signora Lucia.
credo che le sue preoccupazioni di mamma siano legittime e condivisidibili. Non tanto perchè le scelte di suo figlio possano essere discutibili in sé: in fondo gli attribuisce maturità, valori, responsabilità e sicuramente queste dimensioni di struttura e carattere avranno partecipato e partecipano dei processi decisionali generali e quotidiani di suo figlio. Inoltre sono scelte di preferenza che meritano rispetto a priori, oltre che per l'impegno con cui le declina operativamente.
Trovo invece che le sue preoccupazioni possano trovare sollecitazione da certo non detto da parte di suo figlio e che si ravvisa in tutte le fasi di cambiamento che ha riferito averlo riguardato.
Lei comunica che suo figlio ha deciso di licenziarsi da una posizione professionale sicura e promettente per andare all'estero a trovare ' "nuovi interessi" e magari un nuovo lavoro' più confacente agli studi realizzati, ma dopo un periodo di travaglio interiore mai esternato completamente.
Qui mi pare sotteso che non solo suo figlio si sentisse alienato dal precedente lavoro, nonostante "paresse" andare tutto bene, ma anche che stesse cercando dimensioni di interesse diverse dal lavoro e che non avessero necessarimente il carattere "sicuro" da un punto di vista economico e "certo" da un punto di vista della definizione.
Ad intuito mi verrebbe da dire che in quel travaglio mai esternato ci fosse già una ricerca di definzione di sé meno legata al lavoro, o almeno a un certo tipo di lavoro che, per quanto sicuro, può divenire alienante per una persona di sensibili valori, quindi una ricerca di sé più legata ad un rapporto immediato e meno artificioso con la vita come quello che si dà nei lavori manuali e di relazione con la terra e i suoi frutti primari. E questo era un travaglio, come dice lei mai esternato pienamente.
Poi va all'estero e a causa del Covid rimnuncia al suo progetto. C'era già un progetto nella vita di suo figlio all'estero, lo aveva individuato oppure lei usa la parola progetto per indicare il processo di ricerca di quel progetto a cui si era avviato suo figlio andando all'estero? E' tornato davvero per il Covid o perchè suo figlio si stava sentendo alienato anche all'estero? Ha avuto modo di sentire nelle parole di suo figlio se già prima di rientrare dall'estero nutrisse dei dubbi nel rimanerci? Secondo Lei, anche in questa seconda circostanza suo figlio ha taciuto un travaglio ulteriore?
Infine, il terzo punto di non detto possibile: suo figlio dice di aver dormito l'ultima notte in macchina e che si tratta di una soluzione temporanea. Le ha spiegato come mai si sia data tale condizione di temporaneità? Non c'è un alloggio, un bed&breakfast, un agriturismo nei luoghi di campagna dove lavora? Nessuno per tutti quelli per cui e con cui lavora che possa dargli ospitalità?
E' strana per me questa condizione che riferisce. Non vorrei ci fosse un tenativo di distaccarsi da tutte le dimensioni che implichino la richiesta di aiuto o il riferimento al mondo economico su cui aveva fondato la sua formazione. Una sorta di ascetismo (magari la mia è una illazione).
Provi anda indagare: soluzione transitoria perchè? cosa si prosmetta doipo aver dormito in macchina, che opzioni sta aspettando o ricercando?
Sinceramente non so cos'altro aggiungere. Intuisco il suo sentimento di mamma. Posso solo dirle di approfodnire il dialogo con suo figlio, di non temere di essere intrusiva o di delegittimarlo nelle scelte solo perchè lo rispetta e lo stima. Magari la maturità i valori e la responsabilità di suo figlio, per quanto lo indirizzino in modo consapevole e saggio, possono aver incontrato delle suggestioni, o potrebbero essere entrate implicitamente in conflitto con le passate aspettative di sicurezza e volersi ridefinire nel sacrificio di tali sicurezze.
Non tema di illustrare a suo figlio la sua preoccupazione.
Un sincero augurio di bene e fortuna a suo figlio e di serenità a Lei.
dott.ssa Liuva Capezzani
Pubblicato in data 30/10/2020
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Tags: psicologia preoccupazione figlio dubbio