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Tradimento e incertezze [1603045350960]

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le risposte dellesperto

Martinedda, 39 anni

domanda

Gent.ma Dott.ssa,
soffro di ansia e attacchi di panico da quasi 20 anni ed ho avuto in passato un percorso di psicoterapia che mi ha aiutata a migliorare la situazione. Ora però le scrivo per un problema di rapporto di coppia/rapporto con me stessa.


Convivo con il mio compagno da 4 anni e stiamo insieme da 7 anni. Da 2 anni però ho una storia parallela, con un uomo che non definirei un semplice amante, ma un uomo che credo di amare. Il problema è proprio questo: si possono amare due uomini? Dal mio compagno ho sicurezza, affetto e una vita normale, mentre dall'altro ho ascolto, desiderio, incitamento ad essere migliore.
Però non ho mai avuto il coraggio di lasciare il vecchio per il nuovo, perché?
Ora il mio amante ha iniziato a frequentare una donna ed ho paura che mi voglia lasciare: sono entrata in un tunnel in cui non mangio, non dormo, non riesco a concentrarmi, continuo a spirali tramite i social e soffro come non mai.
Cosa mi succede?
Come posso capire cosa voglio davvero e cosa devo fare?
La prego, mi dia un aiuto, sono disperata!
La ringrazio.

 


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risposta

Buongiorno Martinedda.

Posso tentare di rispondere a due delle sue richieste "Cosa mi succede? Come posso capire cosa voglio davvero?" avendo a riferimento quanto ci racconta la la teoria dei sistemi d'azione motivazionali.

A mio parere, è un riferimento che più di altri può declinarsi in senso esplicativo alle questioni che ha sollevato per la dimensione umana e interpersonale che sta attraversando. Non posso rispondere alla terza domanda "cosa devo fare?" e sostituirmi o viziare una scelta che compete esclusivamente al suo vissuto personale.

Posso offrirle una lettura (sempre relativa, vincolata sempre ad una particolare prospettiva per quanto sostenibile possa essere ), circa le plausibili fondamenta (secondo il riferimento che le ho citato) del suo conflitto, di cui Lei può comunque tener conto nel guidare i suoi processi decisionali. Nella speranza che questo possa aiutarla nel miglior modo possibile.

Secondo la teoria dei sistemi d'azione motivazionali -(può avere a riferimento alcune letture di Darwin, John Bowlby e Gianni Liotti la cui bibliografia può reperire facilmente su internet o nel caso può riscriverci e le segnalremo qualcosa di più specifico) - la motivazione, ovvero la spinta, il processo, che attiva le nostre azioni in funzione del raggiungimento di uno scopo desiderato, è modulata nei comportamenti e nelle emozioni che la sostengono da sistemi di natura psicobiologica, che si sono evoluti nell'evoluzione e che quindi appartengono in modo omologo sia agli animali che all'uomo.

Esistono motivazioni primarie, che soddisfaziono bisogni primari di sopravvivenza come mangiare, bere, ricevere calore e sicurezza come essere protetti, e motivazioni secondarie, che soddisfano il bisogno di appartenere ad un gruppo, socializzare, riprodursi. Tutte queste motivazioni, una volta attivate su base biologica o su base sociale, sono regolate, modulate da sistemi d'azione o biologici o interpersonali.

Tra i sistemi interpersonali troviamo quello dell'attaccamento, dell'accudimento, sessuale, antagonista, cooperativo che assolvono alla sopravvivenza della specie.

Invece tra i sistemi biologici in modo analogo troviamo quello di difesa (attacco, fuga, congelamento..) il sistema omeostatico, riproduttivo, predatorio ed esplorativo che provvedono alla sopravvivenza del singolo (animale/umano).

C'è da aggiungere, in modo sintetico, che sebbene questi sistemi d'azione motivazionionali siano tutti disposizioni innate, tuttavia, essendo frutto dell'evoluzione e dei processi selettivi messi in atto dall'evoluzione, esse rappresentano forme di interazione tra organismo e ambiente e quindi espsoste all'influenza di processi sia innati non coscienti sia culturali, di appredniemnto, coscienti.

Cosa c'entra tutto questo con il problema che sta vivendo? Non Le sto impartendo una lezione teorica, ma sto tentando di farLe comprendere che il conflitto tra il "il nuovo " e il "vecchio" si pone come compresenza nella sua vita attuale di due sistemi motivazionali, uno biologico e uno interpersonale, che spesso per le loro caratteristiche entrano in conflitto.

Da una parte Lei è attivata dal sistema motivazionale interpersonale dell'attaccamento (che assolve ai bisogni primari di sicurezza e protezione) verso suo marito: "Dal mio compagno ho sicurezza, affetto e una vita normale". Dall'altra è attivata dal sistema motivazionale biologico esplorativo (che assolve ai bisogni di apprendimento curiosità ricerca del nuovo) verso il suo amante: "dall'altro ho ascolto, desiderio, incitamento ad essere migliore".

Ora, in generale, come Le dicevo, un sistema di attaccamento, sostenuto dal suo complementare sistema di accudimento (assolto da colui che accudisce chi cerca sicurezza protezione..attaccamento, in questo caso assolto da suo marito anche se, attenzione, accudimento e attaccamento possono essere sistemi assolti da entambi i partner di una coppia in modo alternato, quindi anche Lei accudirà suo marito e anche suo marito avrà un sistema di attaccamento verso di Lei, ora l'uno ora l'altro), può ostacolare ed essere ostacolato dal sistema biologico esplorativo, omologo al sistema interpersonale cooperativo. Succede anche nelle relazioni genitoriali: un genitore che accudisca troppo un figlio tenderà a rafforzare il suo senso di attaccamento potendogli ostacolare quello esplorativo verso il mondo (stare da solo con stesso o con gli amici, separarsi per un po' di tempo, fare i compiti da solo invece che sempre con qualcuno che lo aiuti, e altro ancora).

Lei chiede: si possono amare due uomini? Per implicito, suppongo, sottointenda plausibilmente anche " contemporaneamente". Stando alle sue parole ( sicurezza da un lato, incitamento ad essere migliore dall'altro) e stando a questa prospettivba teorica, non si tratterebbe di amore in nessuno dei due casi: da una parte c'è il sistema di attaccamento e dall'altro il sistema esplorativo. Poi, sono sicura che Lei avrà sentimenti di "amore" per una parte o per l'altra, o più per una parte che per l'altra, ma come non saprei definire "quel" sentimento d'amore per me, non saprei definirlo e quantificarlo nemmeno per Lei- bisognerebbe chiedere forse ai poeti, e soprattuto non sarei convinta, avendo a riferimento la teoria dei sistemi motivazionali d'azione, che sicurezza ed incitamento ad essere migliori esprimano "quel" sentimento d'amore a cui tutti ci riferiamo nella maggior parte dei legami di coppia.

Si tratta cioè di sistema motivazionale d'azione. In questo periodo della sua vita probabilmente è subentrata l'esigenza di un rinnovamento personale per il quale potrebbe chiedersi se all'interno della sua vita di coppia matrimoniale ci siano condizioni che ne impediscano la piena realizzazione.

Lei inoltre si chiede: perchè non riesco a lasciare il vecchio per il nuovo? Perchè il sistema di attaccamento è ancestrale, è il primo nella storia evolutiva che si attiva, facendo riferimento ai bisogni di sopravvivenza e sicurezza, e se uno è da molto tempo fortemente soddisfatto nella dimensione della sicurezza (in fondo dice di credere di amare suo marito e questo farebbe supporre che non ci siano grosse conflittualità né storiche né in atto) è biologicamente controintuitivo che si privi di tale soddisfazione per esporsi ai rischi o minacce dell'esplorazione del nuovo (in fondo il suo partner extraconiugale sta frequentando un'altra donna e probabilmente i suoi ( di Lei, Martinedda) sistemi motivazionali biologici ed interpersonali possono aver anticipato inconsciamente nel suo partner un sistema di accudimento (fonte di sicurezza e protezione), nel senso di schema innato, meno attivo di quello esplorativo.

Aggiungo alle note teoriche, che provengono comunque da osservazioni empiriche sia di animali che umani, che in un determinato soggetto (animale o umano) i vari sistemi motivazionali di azione possono attivarsi più di altri non solo rispetto ad un particolare momento della propria vita, ma anche rispetto ad una particolare persona invece che ad un'altra.

Vale anche per lui che la ricerca di un'altra donna possa non esprimere necessariamente un sentimento d'amore, e forse nemmeno una dimensione esplorativa, non più di quanto potrebbe esserlo anche quella del sistema "predatorio".

E' vero che nel suo partner extraconiugale trova ascolto, ma forse questa dimensione che lui offre è meno forte di quella esplorativa che si esprime in modo prioritario e meno selettivo nelle persone.

Provi a chiedersi se non sia possibile, e che cosa eventualmente non lo renda possibile, ottenere una qualità di ascolto da suo marito ugualmente soddisfacente e se questa non possa essere tra di voi un'area di esplorazione e crescita comune e condivisa.

Spero che questo scambio la possa solelvare da qualche disagio nella qualità del sonno.

Un caro saluto.

dott.ssa Liuva Capezzani

 

Pubblicato in data 21/10/2020

 

 


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Tags: tradimento incertezza dubbio

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