fiorella, 26 anni
Ho scoperto di essere incinta.
Sono di quattro mesi dal 1 agosto.
La mia relazione con il mio lui non è mai tranquilla lui è un tipo narcisista,geloso che quando si arrabbia ti scaraventa addosso le peggiori parole.
Io non so se con lui sia un amore vero o malato e ciò comporta il dubbio grande su questo bimbo che sta nella mia pancia..molti pensieri mi spingono a concludere tutto ma ho paura.
Tutti i parenti sanno di questo avvenimento e non potrei mai dire che ho voluto interrompere io la gravidanza.
Ma ho 26 anni e mi aspettavo il primo figlio con una persona alla quale non metto nessun dubbio ma solo certezze. Stiamo insieme da 1 anno a malapena e non mi sento sicura di niente.
Ho bisogno di un aiuto.
Non ne ho mai chiesto ma manca poco allo scadere del mio tempo.
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Buongiorno Fiorella.
Mi scuso per il ritardo della riaposta.
La sua situazione è certamente inaspettata. Non mi riferisco solo alla gravidanza in sé, ma anche al disorientamento improvviso, al fatto di dover prendere una decisione così importante in poco tempo, di avere disagio a comunicare o non comunicare ciò che la turba di fronte ai suoi cari, di avere davanti uno scenario per cui non era preparata e che comunque è incerto nei suoi sviluppi.
Il rapporto col suo compagno può condizionare la scelta che andrà a fare, lui stesso può condizionarla.
Tuttavia, essendo questo un rapporto non soddisfacente per lei e che forse sarebbe stato destinato a chiudersi, il suggerimento è di scindere in questo momenti la questione maternità paternità o genitorialità da quella del rapporto di coppia.
La coppia può riformularsi in meglio in un progetto genitoriale condiviso ma la genitorialità può non dipendere dal vincolo della presenza di una coppia.
D'altra parte è difficile dare certezze a chiunque compagni figli genitori se non praticando la vita. Non le avrebbe potute dare nemmeno al migliore dei compagni che potesse ritenere tale nella medesima situazione. Quello che ci si offre è fiducia ed impegno. Poi si sa a volte le cose cambiano anche nelle migliori coppie o tra migliori genitori.
A prescindere dalla coppia e dalla genitorialità, rimane il suo progetto di vita a cui una maternità eventuale potrebbe dare delle priorità diverse. Ma non escluderne nessuna a prescindere.
Si tratta di comporre un puzzle: c'è chi nel comporlo comincia dalla cornice e chi da figure centrali in evidenza. Ma alla fine il quadro che ne deriva viene creato per intero da chiunque voglia cominciare ad accostare dei pezzi che sembrano sempre all'inizio incongrui col tutto.
In altre parole questa, qualunque scelta lei prenda, è un'opportunità per decidere da dove cominciare dalla cornice o dalle figure. Non ha nulla da perdere se non forse qualche figura che potrebbe rimanere incompiuta se pensasse che quanto le si presenta ora non le sarebbe dovuto accadere perchè non ha, come è normale che sia, la visione del tutto.
Se sente il bisogno di approfondire contatti uno psicologo più vicino a lei. Prenda un tempo per sé.
Un cordiale saluto.
dott.ssa Liuva Capezzani
Pubblicato in data 31/08/2020
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