Cure palliative domiciliari o in ospedale?
Le cure palliative a casa possono migliorare la qualità e la durata della vita
Un nuovo approccio terapeutico per la gestione di pazienti affetti da una malattia terminale fornisce un'assistenza domiciliare che si occupa della riduzione del dolore e di altri sintomi fisici, oltre che di bisogni emotivi e spirituali della persona.
Tuttavia, i medici sono spesso riluttanti nei confonti di tale approccio perchè temono che il paziente, una volta lasciato l'ospedale, non riceva una cura medica adeguata fino alla fine dei suoi giorni.
Al contrario, uno studio Giapponese rileva che dei malati di cancro, che avevano ricevuto cure palliative domiciliari, vivevano più a lungo rispetto a coloro che avevano trascorso i loro ultimi giorni in ospedale. Tali risultati suggeriscono che gli oncologi, di fronte alla volontà del paziente di tornare a casa, non dovrebbero opporsi semplicemente per timore che le cure mediche vengano meno.
Jun Hamano, ricercatore dell' Università di Tsukuba in Giappone, insieme ai suoi colleghi, ha esaminato il suddetto risultato su un campione composto da 2069 pazienti, di cui 1582 trattati in ospedale e i restanti 487 con cure palliative domiciliari.
I risultati di questo secondo studio hanno nuovamente confermato che la durata della vita si prolunga quando un paziente terminale riceve cure palliative a casa. In aggiunta, questa ricerca è stata validata anche cambiando le caratteristiche demografiche e cliniche dei pazienti, così come altri fattori.
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