Gli adolescenti che bevono alcolici hanno una regione del cervello più piccola dei coetanei, la corteccia prefrontale. È quanto dimostrato per la prima volta da Michael De Bellis, professore di psichiatria e scienze comportamentali e direttore dell'Healthy Childhood Brain Development Research Program al Duke University Medical Center, in uno studio apparso sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research .
Precedenti studi avevano dimostrato che adulti consumatori abituali di alcol oltre i limiti consigliati hanno queste stesse strutture cerebrali più piccole del normale, ma finora nessuna indagine era stata dedicata a scoprire se la stessa situazione fosse riscontrabile nei giovanissimi abituati a qualche bicchiere di troppo; bevitori sì, ma non da così tanti anni da far pensare che l'alcol abbia già fatto loro il “lavaggio del cervello”, ossia abbia lavorato al suo “rimodellamento”.
Ma con quasi un giovane delle scuole superiori su tre che è uso al binge drinking anche pesante (un comportamento in cui pesanti bevute, spesso concentrate nel week end, sono alternate a giorni di astinenza completa), hanno riferito gli esperti, era importante condurre queste indagini anche sui giovanissimi con qualche disordine nel consumo di alcolici.
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