Stimolazione vagale per l'epilessia farmacoresistente
Aumenta il ricorso alla neurostimolazione per ridurre gli effetti della malattia.
Nuove prospettive di cura anche nei bambini con il trattamento di stimolazione vagale in caso di epilessia farmacoresistente. È in corso presso l'ospedale San Paolo di Milano un convegno (intitolato Efficacia e limiti della stimolazione vagale nel trattamento dei pazienti con epilessia farmacoresistente) per chiarire chi va sottoposto a questo tipo di trattamento (in sigla VNS dall’inglese vagal nerve stimulation).
Secondo il Professor Paul Boon della Ghent University, il primo dei relatori del convegno, il candidato ottimale in realtà non esiste, ma la VNS è certamente una valida alternativa nei casi in cui non è possibile ricorrere al trattamento chirurgico che finora restava l’unica opzione in caso di farmacoresistenza, un evento non insolito nei pazienti con epilessia (20-40% dei casi), né sono una novità i tentativi di trattamento diversi da quelli farmacologici..
Tratto da: "italiasalute.it" - Prosegui nella lettura dell'articolo