Un articolo alla volta - Commento al Codice Deontologico degli Psicologi Italiani
Catello Parmentola ed Elena Leardini introducono il loro impegno con i visitatori di Psiconline.it a commentare, articolo dopo articolo, il Codice Deontologico degli Psicologi italiani
Quando ci è stato chiesto di commentare uno alla volta tutti gli articoli del Codice Deontologico degli psicologi, la prospettiva –di primo acchito- non ci ha entusiasmato.
Entrambi lo avevamo già fatto in diverse precedenti occasioni.
Era già stato fatto anche da altri e noi temevamo di produrre un effetto di ridondanza e noia.
Oltre a ciò (e forse anche per questo), avevamo in progetto un libro nostro, finalmente molto libero, in cui potere esprimere tutti i nostri flussi dottrinari, sviluppare riflessioni sui temi che ci appassionano; senza costrizioni di nessun tipo, dire quello che abbiamo da dire.
Poi abbiamo cambiato idea.
Il ventennale del Codice ha esposto molto la deontologia e ha fatto circolare molto pensiero e altrettanta parola, atti istituzionali e scritti a riguardo.
Da qualche anno a questa parte, inoltre, sempre più professionisti si occupano di deontologia e questa è una buona notizia; tuttavia, una maggiore quantità di scritti ed esposizioni non sempre produce migliore conoscenza.
Fatti nuovi a livello normativo e giurisprudenziale e cambiamenti, anche profondi, intervenuti nell’esercizio della professione hanno fatto sì che gli psicologi si sentano sempre più ‘assediati’ dalla deontologia e, al tempo stesso, alla deontologia sempre più spesso ricorrano per avere risposte.
Abbiamo pensato, allora, che fosse venuto il momento di scrivere di nuovo di tutto il Codice, cogliendo l’occasione per un aggiornamento dei commenti su tutto l’articolato e riflettendo tutto quello che ci viene da considerare ‘oggi’ su ogni articolo, sugli ‘attuali’ campi di applicazione, gli ‘attuali’ inquadramenti giuridici, i ‘nuovi’ limiti intervenuti.
Abbiamo pensato di fornire una nuova base di riferimento sia a noi stessi (una sorta di file a cui riferirsi per organizzare ogni specifica risposta contingente sui diversi temi su cui saremo eventualmente convocati), sia agli psicologi.
E non è detto che tutto questo aggiornato ‘sgranchirsi’ articolo per articolo non orienti e stimoli funzionalmente anche degli aggiornamenti di quel flusso dottrinario di cui si diceva all’inizio, conducendoci con ancora maggiore e convinta naturalezza a concretizzare il nostro proposito di un diverso libro. Esponendo dei temi deontologici più di altri, per esempio.
Sulla deontologia degli psicologi lavoreremo sempre assieme, uno psicologo-epistemologo e una giurista, perché siamo abbastanza vicini da potere dialogare produttivamente, ma anche abbastanza distinti da potere coprire i diversi aspetti convocati dalla deontologia e potere uno ‘ricalibrare’ l’altro.
Quest’ultima non è questione da poco, visto che ci accade spesso di leggere valutazioni troppo sbilanciate in un senso o nell’altro, con la deontologia troppo tirata verso il giuridico o troppo tirata verso la psicologia.
Nel primo caso, non è detto che lo sbilanciamento sia sempre di un giurista, nel secondo che sia sempre di uno psicologo ma, in ogni caso, la ‘tenuta’ identitaria è molto importante al fine di un corretto pensare deontologico.
Non ci resta, ora, che ringraziare Psiconline, in particolare nella persona di Luigi Di Giuseppe, per questa interessante opportunità.
E metterci al lavoro.
Catello Parmentola – Elena Leardini
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
Tags: psicologia psicologi CNOP ordine degli psicologi codice deontologico catello parmentola elena leardini