Prefazione a #MyWebIdentity (di Riccardo Scandellari)
Le tecnologie di conversazione digitale, negli anni, stanno diventando, sempre più, una realtà parallela. Un luogo in cui viviamo, ci confrontiamo, facciamo nuove amicizie, lavoriamo e intratteniamo relazioni.
In molti casi, sono l’unico luogo di relazione di persone che, per impegni lavorativi e comodità di accesso, lo prediligono rispetto alla relazione vecchio stile.
Questi strumenti si sono evoluti e continueranno a farlo, per cercare di offrire un meta-luogo in cui poter vivere e fare affari senza stringere mani, richiedere appuntamenti e collaborazioni.
Non sta a me valutare l’impatto sociale di una simile trasformazione. Si vedono già gli importanti effetti, sia positivi che negativi, e sono raccontati benissimo nel libro che state per leggere.
Come professionista del marketing digitale il mio compito è verificare e mettere in pratica, per me e per i miei clienti, attività, atteggiamenti e tecniche da cui trarre il massimo profitto a scopi lavorativi e relazionali. In questo ambito, queste tecnologie offrono molto. Forse troppo. È abbastanza comune vedere che rimangono disoccupati ottimi professionisti, perché incapaci di relazionarsi e di utilizzare le tecniche narrative proprie di questi strumenti, mentre altri che, pur essendo meno qualificati sul piano tecnico, ottengono maggiore successo grazie alla loro ottima comprensione delle opportunità che offrono queste tecnologie.
Ottenere un ottimo Personal Branding digitale è una operazione alla portata di tutti. Questo libro racconta, con dovizia di particolari, quali sono le attività premianti e quali i blocchi che dovremo superare per avvalerci di questa importante attività.
Nel tempo, sono giunto alla conclusione che i veri motivi del fallimento di questo esercizio siano dettati più dalla mancata conoscenza degli obiettivi e dei nostri blocchi personali che dalle problematiche tecniche facilmente risolvibili. Ho conosciuto molte persone negli ultimi mesi che hanno tentato di crearsi un’immagine digitale convincente e sostenibile, ma che si sono arenate alle prime difficoltà.
Impegnarsi nella creazione di un’immagine digitale convincente e credibile di sé, richiede la capacità di gestire al meglio il tempo, di comprendere e affrontare i propri limiti personali e una continua auto formazione tecnica sugli strumenti. Una combinazione di fattori che davvero in pochi sono capaci di gestire.
La nostra immagine personale digitale è costituita, nel 90% dei casi, da ciò che raccontiamo e che diamo prova di conoscere, dal nostro modo di confrontarci e dalle doti empatiche e comunicative. Ci sono molti modi di comunicare. Lo si può fare attraverso testi, video, immagini o anche con la combinazione di questi, ma la dote principale rimane la capacità di relazionarsi. Dote sulla quale cadono anche molti sedicenti guru della rete che dialogano esclusivamente con persone della loro cerchia e mantengono un atteggiamento di chiusura quasi totale verso l’esterno.
Una caratteristica che fa grande chi è riuscito ad ottenere una buona immagine digitale è l’autorevolezza, come anche la scelta di rimanere fuori da logiche di gruppo o settarie, dalle lobbie improvvisate dei gruppi chiusi, allontanando le sirene delle “persone tossiche” e dei manipolatori.
Saper dire di no è una abilità di pochi. Quei pochi che, di fatto, dimostrano di avere qualcosa di veramente unico e utile: la coerenza!
Riccardo Scandellari - Giornalista e consulente per il marketing on-line
#MyWebIdentity - ISBN 9788898037995
© 2015 Edizioni Psiconline - Francavilla al Mare
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