Adolescenza (129073)
Ians 18
Salve, sono un ragazzo di 18 anni ed è da parecchio tempo che sto vivendo una sorta di "crisi" da cui non so come uscirne. In sostanza penso in continuazione da diversi mesi che la mia fanciullezza è finita e non ritornerà mai più, penso al mio rapporto cn i genitori da bambino ai ricordi dell'infanzia con la consapevolezza che non torneranno mai più momenti simili. Sembrano cose normali ma io ci penso in continuazione da parecchi mesi e piango se ci penso. Non ce la faccio più, vorrei smettere di pensare in continuazione alla mia infanzia (che tra l'altro nn ha avuto traumi) e rattristirmi. C'è un modo per far si che pur pensandoci, non mi deprima? C'è un modo per uscire una volta per tutte da questa crisi? Non so per quanto tempo ancora potrò andare avanti con questo problema. Vi ringrazio in anticipo e mi scuso per non essere stato molto chiaro ma è una cosa che trovo difficile spiegare.
Caro Ians, quello che descrivi è poco comune ma non grave. Probabilmente il tuo legame con i tuoi genitori è così forte che temi che la condizione di adultità possa spezzarlo. Invece non è così, anzi. Se il vostro rapporto è così bello non vedo motivo per cui le cose debbano cambiare. Crescendo vedrai che cambierà la modalità in cui vi relazionerete, ma non l'affetto e la disponibilità che vi siete sempre dati. Aspetta ancora un pò, cerca di pensare bene a quanto ti ho scritto, parlane anche con loro e, se proprio questo stato d'animo non ti abbandona, allora puoi chiedere il supporto di uno psicologo che ti consenta con la sua guida e il suo supporto, di guardarti bene dentro e venire a capo di questo tuo desiderio di regressione all'infanzia.
(risponde la Dott.ssa Agnese Tiziana Magno)
Pubblicato
in data 27/01/09
Vuoi conoscere il nome di uno psicologo e/o psicoterapeuta che lavora nella tua città o nella tua regione? Cercalo subito su Psicologi Italiani
Pubblicità
Vuoi conoscere i libri che parlano di Adolescenza per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional
Store