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Sfiducia e asocialità (165883)

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on . Postato in Adolescenza | Letto 1388 volte

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Marco, 17 (165883)



La mia Storia: Salve, mi chiamo Marco, sono uno studente e vorrei capire se posso cambiare la mia vita.
Ho sempre fatto fatica a relazionarmi con i miei coetanei a causa della mia insicurezza, ma adesso sto iniziando a preoccuparmi. Non ho mai avuto tanti amici, e quei pochi che avevo si sono allontanati, portandomi ad un completo isolamento con il mondo fuori casa mia. Senz'altro è colpa della mia incapacità a relazionarmi con gli altri se sono in questa situazione, ma direi che anche la mia famiglia ha contribuito: Abito con mia madre, mia sorella e i miei nonni materni a causa di una brutta situazione in cui si è trovata mia madre nel paese precedente, il che mi rendeva difficile invitare delle persone a casa senza mettere in agitazione i nonni, senza contare che la loro presenza mi fa sentire come in una prigione visto che, essendo pensionati, stanno sempre a casa; Mia madre ha paura delle persone e quindi mi ha impedito molte cose per proteggermi dal poter dormire a casa di un amico al poter uscire dal paese senza che sapesse cosa avrei fatto di preciso e quando riuscivo a uscire, a causa della sua ansia, mi mandava un sacco di messaggi facendomi passare la voglia di uscire, ma la cosa che mi ha dato più fastidio fu quando mi vietò di vedere il mio migliore amico perché una sera ero tornato a casa ubriaco; Mio padre invece è un narcisista sempre pronto a sminuirmi, anche se involontariamente, con cui preferirei non avere nulla a che fare, ma mi costringono a passare del tempo con lui dicendomi che un giorno potrò fare quello che voglio.
Non so che fare, sono stufo di sentirmi a disagio e escluso in mezzo alle persone, ma non saprei come potrei migliorare la mia situazione.
La ringrazio per l'attenzione.

 


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Gentile Marco,
effettivamente la sua situazione appare abbastanza complicata, da un lato i suoi parenti essendo legalmente responsabili dei suoi comportamenti, si preoccupano molto di quello che lei fa, dall'altro a lei questa modalità sta piuttosto stretta. Lei è in quell'età nella quale non ha ancora diritti e responsabilità, ma vorrebbe averli...tecnicamente si potrebbe definire la fase della contro dipendenza.
Per "migliorare la sua situazione" potrebbe in primo luogo cercare di frequentare persone che i suoi parenti conoscono e approvano, perché meno si sa delle persone più ci si allarma, e certamente in questo periodo da tutti gli organi di informazione sottolineano molto i rischi che i suoi coetanei corrono.
Altro aspetto che lei riporta è Aver "sempre fatto fatica a relazionarsi con i suoi coetanei", credo che un modo per fare amicizia sia curare un qualche interesse o praticare uno sport, ovviamente scegliendo quelli che sono i suoi reali interessi, cosa non sempre facile da capire.
Inoltre è naturale che lei si senta insicuro, lo sono tutti i ragazzi della sua età, anche se molti riescono a nasconderlo.
Un'altra cosa difficile da fare è cercare di mettersi nei panni dei suoi nonni e genitori: probabilmente sono persone ansiose e temono che lei corra rischi, ma pensano di agire esclusivamente per il suo bene, e certamente le vogliono molto bene, ma forse non sono in grado di controllare le loro ansie.
Sperando di esserle stata utile, la saluto.
S. Bertini


(Risponde la Dott.ssa Susanna Bertini)

Pubblicato in data 10/06/2015


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