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Innamoramento e paura (148193 )

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 435 volte

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Elisa , 22

 

Gentilissimi Dottori,
vorrei ringraziarVi per il Vostro valido aiuto e raccontarVi la mia storia.
Sono una ragazza terrorizzata di 22 anni. Vivo da sempre con mamma e nonna, esclusa una pagina dolorosa di infanzia. Mia madre aveva un compagno, soffriva di alcoolismo ed era un bugiardo cronico. Per alcuni anni (anche dopo la separazione) ho creduto fosse il mio vero papà e nutrivo un vero affetto intriso di compassione nei suoi confronti, nonostante le sue assenze e il suo continuo abbandono. Pur avendo vissuto questa esperienza, mi sono sempre reputata forte e - con una certa arroganza - più "speciale" e "interessante" di adolescenti noiosi dal vissuto "normale".
A sedici anni ho avuto il mio primo fidanzatino, era un grande amico e un giorno l'ho baciato. Senza emozioni la nostra storia è oggi un bel ricordo, fatto di passeggiate e tenerezza.
La mia freddezza e forza sono rimaste salde anche dopo aver appreso da mia nonna la notizia che D. non era il mio padre naturale, ma ero stata abbandonata alla nascita da un uomo che non aveva voluto sapere nulla della gravidanza di mia madre. Con durezza e sarcasmo ho esclamato "non ho i geni dell'alcoolismo" e la mia vita è andata avanti con un bel 100 al liceo classico e un inizio brillante alla facoltà di chimica farmaceutica.
Tra i banchi di uni, conosco un amico che mi fa ridere e battere il cuore. Spero di iniziare una storia con lui, forte delle sue attenzioni e frecciatine, ma quando lui sceglie un'altra ragazza inizio a guardarmi intorno, pur non potendo negare di essere ancora attratta da lui. E infine come nelle favole arriva M., stupendo e buono, attento e gentile, che mi corteggia e mi lusinga, non mi prendein giro: lui vuole me. Mi sfiora il fianco e tremo come mai prima, usciamo insieme da amici ma gli chiedo un abbraccio e vorrei regalargli il mio cd preferito e quando lui mi bacia il cuore scoppia d'emozione e pianto.
Questa emozione perdura da un anno. Ora, tutto splendido. E' il cavaliere senza macchia che salva l'eroina dal passato doloroso. Il problema sorge qui: attacchi di ansia e pianto, desiderio di fuga in tutto questo arco di tempo. Penso a un futuro meraviglioso con lui e un attimo dopo voglio fuggire. Ho pianto di felicità per la prima volta, mi sono sentita per la prima volta viva. Ma la paura?? Le ho pensate tutte!!
Mi serve un Vostro parere, ora che sapete la mia storia. Ho così tanto il terrore di queste emozioni, che credo che inconscio-subsconscio o qualche remota parte del mio corpo ancora desideri il compagno di università, che non voleva mettersi con me, pur sentendolo saltuariamente per parlargli di esami o di M.
Aiuto.
Perdonate lo sfogo chilometrico e grazie per la cortese attenzione.

Cara Elisa,
capisco il disorientamento, in effetti tanta passione, tante emozioni dovrebbero solo far volare ed invece lei vola e un attimo dopo sprofonda. Ma questo è ciò che dovrebbe succedere nei percorsi di vita abituali, chiamiamoli così.
Lei però ha avuto una storia e una famiglia assai peculiare, dove le donne amano e rimangono e gli uomini se ne vanno, rifiutano, abbandonano, si ubriacano, ecc.
Probabilmente il suo modello inconscio di famiglia, di amore, di coppia è un modello terrorizzante. Gli uomini ti tirano su e poi ti tirano giù, sul più bello ti abbandonano. Non solo, immagino che la sua autostima sia influenzata anche dal fatto di aver avuto un presunto padre alcolizzato, che sicuramente non aveva tempo ed energie da dedicarle e un padre naturale rifiutante e abbandonante.
Immagino che la piccola Elisa, si sia sentita non amabile. E chissà, quante emozioni, quanti dubbi, quante incertezze quella bambina ha provato!
Mi sembra che la sua strategia vincente sia stata la razionalità, il fare, l'impegnarsi e con ottimi risultati. Questo è sicuramente un suo gran pregio e una risorsa fruttifera, non dimentichiamo però che c'è anche una parte emotiva ed è quella che è esplosa ora! Il suo panico, l'ansia, ci dicono che lei teme di sentirsi in trappola, teme di ritrovarsi in un baratro e non riesce a godersi le relazioni per come si sviluppano, momento per momento.
Lei s'è sempre sentita speciale, ha sempre visto nella sua storia familiare, la fonte delle sue risorse ed è vero, adesso però sta vivendo anche la parte buia della sua storia, la paura, il baratro, l'abbandono, la tristezza, il dolore.
E' importante Elisa, che lei adesso metta insieme queste due parti, quelle positive, propositive e quelle di mancanza, quelle razionali e quelle emotive, sono entrambe importanti e fondamentali.
Comprendo che non sia facile, ma necessario. La vera forza risiede nell'integrazione e non nel taglio o nell'esclusione!
So che è una ragazza forte, penso che sarà in grado di prendere per mano anche la parte fragile e bisognosa di sé. E' importante riprendere le trame della propria vita, ridare un senso unitario ed integrato.
Anche il fatto che viva M come eroe salvatore non aiuta affatto, lei lo carica di un'importanza e di un peso eccessivo. Gli uomini non innalzano, non salvano e non fanno sprofondare. E' lei la padrona della propria barca e sta a lei prendersi il merito, l'onere e l'incarico di trovare la propria salvezza, il benessere e la costruzione di sé. Solo così, può relazionarsi alla pari, prendendo e dando ciò che c'è, per il tempo che entrambe desidererete e decidete di farlo.
Un grande in bocca al lupo!

 

(Risponde la Dott.ssa Costantini Sabrina)

Pubblicato in data 29/11/2012

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