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Litigi: dalle pulizie ad un bimbo (1524496959496)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 867 volte

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le risposte dellespertoChettina, 28

domanda

 

 

Salve dottore, sono una ragazza di 28 anni e mio marito 35, siamo sposati da circa due anni. Siamo una coppia molto complice e molto unita e solare.

Abbiamo affrontato tanti momenti di gioia tra viaggi , amici, uscite e , purtroppo momenti tristi e duri che sembrano non lasciarci mai, il divorzio di mia sorella, la morte di mio papà a pochi giorni dal nostro matrimonio e aimè un aborto poco fa. Ma siamo sempre stati uniti.

In questi ultimi periodi i litigi aumentano, sopratutto la domenica quando entrambi siamo a casa, giorno che dedico alla casa, entrambi lavoriamo, e spesso capita che le discussioni sono quasi sempre per le faccende di casa, io sono una tipa troppo precisa, e so di essere in errore e voglio che ogni cosa ritorni al suo posto, e faccio 3000 cose, lui il mio opposto, il divano il suo mondo.

So bene che lui ha fatto dei cambiamenti rispetto a casa sua che non faceva un tubo. Ma i tempi sono cambiati rispetto a quando era da sua mamma, ho bisogno di un minimo aiuto, visto che entrambi lavoriamo. Sembra come se sia scontato che una donna debba fare tutto, e questo non mi sta bene... anche per me la domenica è giorno relax.

Ho più volte affrontato questo discorso, cercato anche di dividere i compiti, dando anche minimo incarico, tipo spazzatura e folletto ogni tanto, ma ahimè lo fa per un po' e poi si "dimentica", quindi come una madre devo ricordarlo... Vorrei che fosse più responsabile e mi chiedo ma se ora che siamo in due non hai voglia di fare queste cose minime per aiutarmi... ora che ci sarà un bambino che farò? io già cosi mi sento "stressata" a star dietro e ricordarli le sue responsabilità quando ci sarà un bambino sarà sempre così? Dovremmo litigare sempre?

Mi consigli per favore un modo per cercare di far ritornare la pace in me che oramai vivo questa situazione in modo pesante, vorrei una persona più responsabile, forse o sicuramente sbaglio il modo... Aspetto un suo consiglio per cercare una soluzione! voglio solo un po' di serenità!

 


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risposta

 

 

Salve Chettina,

accogliendo questa sua importante richiesta d’aiuto circa il menage familiare ciò che è possibile esplicitare in seguito a questa breve descrizione delle criticità è la complementarietà del sistema coppia.

I componenti di ogni sistema, sono elementi che allo stesso tempo influenzano e vengono influenzati dal sistema stesso.

Cercando di essere più chiari, gli atteggiamenti ed i comportamenti di uno hanno la capacità di influenzare la risposta dell’altro, perciò fare 1500 cose la domenica piuttosto che 3000, permetterà di creare uno spazio in cui per l’altro sarà possibile inserirsi per portare la sua parte di atteggiamento e comportamento. In che misura Lei è disposta a tollerare l’angoscia derivante dal lasciare questo vuoto d'azione? Immagini che la stessa quantità di angoscia la prova l’altro nel momento in cui si accorgerà dello spazio creato e cercherà di riempirlo.

Ognuno deve fare lo sforzo di tollerare flessibilmente il contributo che l’altro apporta al sistema.

Non è semplice cambiare le abitudini relazionali, ma non è nemmeno impossibile.

Uscendo dall’esempio della domenica e parlando più genericamente della modalità relazionale è possibile applicare la stessa modalità di cambiamento sistemico. Nel momento in cui "io marito” mi accorgo che ad una mia mancanza d’intervento mia moglie è capace di sopravvivere superando la difficoltà, non sentirò il bisogno di intervenire perché la condizione di equilibrio non sarà in pericolo. Solo se avvertirò il timore che qualcosa possa alterarsi farò di tutto per mantenere l’equilibrio. Se Lei, con protezione amorevole, protegge il suo partner da questa situazione, continuerà a caricarsi di contrappesi per equilibrare la situazione ma inevitabilmente arriverà a non sopportare più il peso da sorreggere.

Forse, l’unica forza in grado di sorreggere qualsiasi peso dell’altro è l’amore di un genitore verso un figlio che sicuramente è molto diverso dall’amore coniugale. Mentre il primo tipo non richiede necessaria reciprocità, nel secondo tipo la reciprocità è fondamentale.

Concludendo, non è possibile intervenire in modo diretto sul partner finché questi non senta la necessità di essere aiutato, ma è possibile suggerire a Lei (autrice della domanda di aiuto) un lavoro su se stessa che porti consapevolezza profonda sulla confusione su questi piani relazionali, così da chiarire la confusione che altrimenti si perpetuerà anche nella coppia coniugale. Successivamente o meglio parallelamente un lavoro sulla coppia e sulla capacità di adattamento e di flessibilità reciproca può aiutare entrambi a prepararsi ad essere oltre che migliori partner, anche migliori genitori.

Oltre, in questa sede non è possibile spingersi per ovvi limiti comunicativi naturali propri del canale utilizzato.

Sperando di essere stato utile e di aver dato degli spunti di riflessione su cui lavorare,

Saluto cordialmente.

 

Pubblicato il 10/05/2018

 

A cura del Dottor Vito Leone

 


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Tags: consulenza online gratuita figli coppia litigi

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