Ragazzo fuori controllo (1533508901303)
Giusy, 19
Buongiorno, sono una ragazza di 19 anni e sono fidanzata da 3 anni con un ragazzo di 22 anni. Nei primi due anni della nostra relazione, ci sono state poche discussioni, di poco conto.
Nell'ultimo anno, lui, ha iniziato a perdere il controllo. Le spiego la situazione, che in queste settimane è peggiorata. Siamo in vacanza, e già il giorno della partenza, lui molto nervoso, perché non è in grado di organizzarsi ed è arrivato in stazione,in ritardo. Capitano molto spesso i suoi ritardi, purtroppo, tende a prendersela troppo concomodo,non rispettando anche le esigenze e gli impegni altrui. Da quando siamo arrivati qui, dove alloggiamo, lui è fuori di sé. Durante le litigate, lui urla e mi umilia con parole molto forti. Adirittura anche quando siamo in giro, mi urla parole molto pesanti davanti a tutti, senza farsi problemi, anzi sembra proprio che quando ci siano persone intorno a noi, che lo possano sentire, lui mi umilia ancora di più, facendosi sentire da tutti, e lui non se ne vergogna affatto.
In molti casi,lui riversa la colpa sempre su di me,magari se faccio la spesa e non gli piace cosa gli compro, lui mi attacca. Mi attacca per questi motivi futili, e invece di ringraziarmi, mi tratta come uno straccio. Si aspetta tutto perfetto e come vuole lui.
Ancor peggio, quando non c'è nessun problema, lui inizia a polemizzare su tutto e innervosendosi inizia a insultare, senza ragioni e motivi, senza che io dica e faccia nulla contro di lui. Non si limita a insultare me,ma anche tutta la mia famiglia, e tutti i componenti, loro non gli hanno mai fatto mancare nulla e non gli hanno mai mancato di rispetto, anzi l'hanno sempre trattato civilmente, senza fargli mancare mai nulla. Io molte volte ai suoi insulti non rispondo,perché si innervosirebbe ancor di più, ma certe volte adirittura mi provoca.
Mi provoca, dicendomi frasi come: " Mi vuoi rispondere?" e continua così fino che non dico qualcosa, lo dice sempre in modi bruschi e alzando sempre di più la voce. In questi giorni non ha mai smesso un giorno di insultarmi e trattarmi male. Lo ha fatto anche davanti ai miei parenti,senza scrupoli. Quando i miei parenti,vedendo queste scenate, mi dicevano in privato di lasciarlo e di trovare di meglio, io adirittura lo difendevo, ma solo ora mi accorgo che questa situazione non è normale.
Non mi ha mai alzato le mani, ma molte volte ha minacciato di farlo.
Purtroppo, anche per come sono fatta io, da una parte mi dispiace vederlo così e vorrei tanto aiutarlo. E questa mia reazione non la capisco. Sto iniziando a metabolizzare che è diventata una relazione molto pesante da gestire per me, e riconosco le preoccupazioni dei miei famigliari. Io credo non sia colpa mia, perché io non voglio litigare, anzi sono molto tranquilla. Lui cerca molto spesso un pretesto per creare una discussione o per polemizzare.
Certe volte, mi dice che magari non posso spendere i miei soldi in certi modi. Per esempio, voglio farmi un trattamento dell'estetista per mio piacere personale, magari lui lo ritiene una stupidaggine e si lamenta di come spendo questi soldi, la reputa una cosa stupida e dice che butto via i soldi, ma essendo miei, penso di essere libera e sperperarli nei miei piaceri. Essendo soldi miei.
Vorrei un parere. Vorrei sapere cosa ne pensa di lui e se potrebbe in qualche modo essere aiutato. Grazie in anticipo.

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Cara Giusy,
leggo nel suo racconto una lunga storia di delusioni e dolore, ma anche di evoluzione e prese di consapevolezza da parte sua. Posso immaginare quanto può essere stato difficile, a maggior ragione per una ragazza giovane come Lei, scoprire questo lato del suo fidanzato, e dover gradualmente metabolizzare la natura dei suoi comportamenti, fino a riuscire a sollevare la testa per vederne appieno l'insostenibilità.
Come Lei stessa sta iniziando a comprendere, in una relazione non solo le botte sono violenza, ma sono vera e propria violenza anche molti altri atteggiamenti, come gli attacchi verbali, gli insulti ai familiari, le umiliazioni davanti ad altre persone, le minacce di passare alle mani e i tentativi di controllare la gestione dei Suoi soldi.
La tendenza a volerlo aiutare fa normalmente parte dei sentimenti conflittuali che lei prova in questo momento, ma non è detto che aiutarlo debba significare restare a sopportare una situazione che a Lei non sta più bene.
Potrei consigliarVi un percorso di psicoterapia di coppia, oppure una psicoterapia individuale per lui, ma in generale può essere aiutato chi vuole essere aiutato, riconoscendo di avere un problema, e mi chiedo se questo sia il caso del suo fidanzato.
Lei scrive che "da una parte" vorrebbe aiutarlo... c'è quindi un'altra parte di lei che dice qualcos'altro, qualcosa che per ora non ha potuto mettere un parole, qualcosa che forse non è facile e non è piacevole ascoltare, perché sconvolge e mette in discussione tanto, ma è sempre una parte di lei che merita di essere vista. Lei è giovane, ha tutta la sua vita davanti ed è libera: io non sono qui per dirle cosa fare, ma una cosa che quantomeno deve a se stessa è di prendere in considerazione, dare cittadinanza dentro di lei alla possibilità di interrompere questa relazione per salvaguardare se stessa, e darsi l'opportunità di vivere niente di meno della storia d'amore rispettosa e pulita che merita.
Pubblicato il 09/08/2018
A cura della Dottoressa Elisabetta Ranghino
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