Un livido nell'anima
Privo del sussidio di prove empiriche, l’abuso psicologico si sviluppa in una dimensione di invisibilità.
Innumerevoli sono i danni e gli effetti distruttivi di questo tipo di legame, trasversale all’età, all’identità di genere e ai luoghi. Poterne parlare, cioè rendere “visibile” e dicibile qualcosa che continua a operare nella sua invisibilità: questo è l’obiettivo che si prefigge Un livido nell’anima.
Un libro che affronta il tema della violenza psicologica, offrendo spunti di riflessione da diverse prospettive. Inquadrato rispetto alla sua definizione e al suo statuto nei termini di legge, il tema dell’abuso psicologico viene articolato nella prospettiva della psicoanalisi a partire dalla presentazione di situazioni cliniche e dei possibili effetti sintomatici sulla persona, legati alla sequenza infinita e silenziosa della manipolazione psicologica e relazionale.
Pamela Pace, psicoanalista e psicoterapeuta, è impegnata da molti anni nello studio e nel lavoro clinico sui disturbi del comportamento alimentare e in particolare del trattamento della famiglia. È fondatrice e presidente dell’Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus, centro per la prevenzione e la clinica dei disordini del comportamento alimentare in età pediatrica. È autrice di numerose pubblicazioni, tra le più recenti: Mangio o non mangio? (2015) e La parola muta. La sofferenza del soggetto obeso (2017).
Con scritti di:
Matteo Bonazzi
Marta Bottiani
Aurora Mastroleo
Pietro Verdelli
P. Pace (a cura di)
Un livido nell'anima. L'invisibile pesantezza della violenza psicologica
2018, Collana: Frontiere della psiche
Pagine: 128
EAN: 9788857547237
Prezzo: € 12,00
Editore: Mimesis
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