Coppia (159332)
Marco, 51
Gentile dottore,
mi sono sposato a 20 anni. Sono ormai 30 anni di matrimonio tra alti e bassi ma sono sempre stato innamorato di mia moglie. Abbiamo una figlia di 11 anni. Da alcuni anni il nostro rapporto era più di coinquilini, mia moglie mi allontanava e i nostri rapporti intimi erano rari. Non ho ancora capito bene quando e il perchè ma ho iniziato una storia con un'altra donna conosciuta sul posto di lavoro. Non un rapporto fisico ma una storia fatta di sms e qualche telefonata. Sentivo il bisogno di vederla e se passava qualche giorno stavo male e mi sentivo bene solo quando la vedevo arrivare. Avevo una gran confusione in testa. Non provavo però attrazione fisica e non le ho mai fatto proposte in quel senso e mai le ho chiesto di vederci fuori dal lavoro. Le mandavo messaggi giornalmente e le ho fatto regali uguali a quelli che facevo a mia moglie e perfino con gli stessi biglietti.
Quando ho capito che stavo mettendo a rischio la mia famiglia ho iniziato ad avere paura, paura che mia moglie scoprisse tutto ma non riuscivo a togliermela dalla testa e continuavo a mandarle sms anche se un pò meno frequentemente e con contenuto diverso. Non riesco ancora a capire cosa mi sia successo, anche perchè nel frattempo c'era stato un chiarimento con mia moglie e un ritrovamento, ma era tardi perchè era già iniziato questo rapporto con l'altra che non so bene come definire. Non riuscivo a troncare del tutto fino a quando mia moglie l'ha scoperto e ho potuto "confessare" e dopo sentirmi meglio.
Caro Marco,
una crisi di coppia spesso sfocia in un bisogno di fuga. Negli anni cambiano gli equilibri e non sempre si è bravi e capaci a trovare le risorse giuste per affrontare subito il cambiamento.Quando il problema esce allo scoperto occorre raccogliere le energie e cercare di elaborare una soluzione adeguata. Voler bene ed amare non sono la stessa cosa e rimanere insieme non può essere solo frutto delle abitudini protratte negli anni.
Ci si può e ci si deve incontrare semplicemente in nuovi territori che entrambi devono desiderare di vivere.
L'entusiasmo però di stare insieme non deve mancare sicuramente e il viaggio insieme non deve essere certo un obbligo, ma una scelta.
La sensazione che si ha, leggendo quello che scrivi, è che tu non avessi rinunciato a provare delle emozioni che non potevi più giocare in casa ed hai cercato una persona diversa per poterle vivere. Quindi non basta una confessione al risolvere il problema. Occorre riuscire a smuovere percezioni e sentimenti e spazzare la sensazione di vuoto che ti ha afflitto.
(Risponde la Dott.ssa Bosa Lucia Daniela)
Pubblicato in data 11/04/2012