Fumatori si nasce, non si diventa
C’è chi decide di cominciare a fumare, c’è chi riesce a smettere, c’è chi fuma poche sigarette e chi decisamente esagera. Differenze che trovano ora una spiegazione nella genetica. A identificare e pubblicare su Nature Genetics i nuovi marcatori, presenti nel Dna e associati all’abitudine al fumo, sono stati i ricercatori del Tabacco and Genetics (Tag) Consortium, nato proprio per studiare l’influenza genetica su questo comportamento. «Sapere di essere geneticamente predisposti al fumo, non dovrà essere un mezzo di deresponsabilizzazione dei fumatori, ma piuttosto è un’informazione da utilizzare per eliminare influenze ambientali che favoriscono l’abitudine, per implementare programmi di prevenzione e per studiare terapie individualizzate». Ogni giorno, in tutto il mondo, si fumano più di 15 miliardi di sigarette e i fumatori sarebbero, secondo le stime 1,2 miliardi.
Tratto da "Corriere.it" - prosegui nella lettura dell'articolo