Difficoltà nello studio per una anziana (1558204122984)
Annesin, 75
Gentili Signori,
ho bisogno di un consiglio, perché vorrei dare una mano a una persona a me cara per un problema piccolo, ma che la inquieta per gli eventuali risvolti neurologici. E’ una mia cugina, oltre i settanta come me, un tipo tranquillo, senza particolari problemi familiari, con qualche acciacco (come più o meno abbiamo tutti) sotto controllo , complessivamente in buona forma fisica. Ha vari interessi e hobby, che segue perché si diverte, sta in compagnia e si tiene in forma anche mentalmente.
Da un paio d’anni è tornata a un vecchio amore di gioventù, il pianoforte, si è iscritta a una scuola di musica e ha seguito dei corsi. Il primo anno è andato bene, ha recuperato la maggior parte delle nozioni teoriche dei verdi anni e una discreta agilità manuale.
Anche il secondo anno è iniziato bene, ma a un certo punto, senza un motivo apparente, ha cominciato a incontrare difficoltà: fatica a memorizzare i brani, fa tanti errori sempre differenti (a cui non era abituata), fa scarsi progressi da una lezione all’altra anche se a casa si applica con determinazione.
Insomma, studia studia, ma non riesce a suonare benino nemmeno brani facili, perché pasticcia troppo. L’insegnante di teoria musicale la considera brava e preparata, il maestro di pianoforte quest’anno invece si è sorpreso: le ha dapprima suggerito i classici rimedi didattici, ma non hanno funzionato; lui pensa sia un blocco psicologico, ma non sa bene cosa inventarsi per aiutarla a superarlo, lei è dispiaciuta e preoccupata di avere qualche problema neurologico in arrivo che comincia a manifestarsi così. Il suo medico l’ha rassicurata e le ha dato solo un integratore per la memoria.
Questo impegno non ha nessun risvolto di obbligo, ovviamente non deve superare esami o fare saggi, è una cosa solo sua, che le piace e le dava soddisfazione fino a qualche mese fa...Non ci sono nemmeno conflitti con familiari e vicini di casa, visto che ha un piano digitale e suona in cuffia…
A me dispiace molto e vorrei aiutarla come tante volte mi ha aiutato lei: non riuscire a fare una cosa bella che ci arricchisce la vita è davvero triste!
Secondo voi potrebbe essere un indizio di deterioramento mentale? E’ il caso di contattare qualche specialista? E di che tipo? Grazie per l’attenzione e a presto, spero!
Annesin

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Gentile Annesin,
entrando nel merito del deterioramento cognitivo (quindi a una situazione di cambiamento delle funzioni mentali che richiedono un approccio medico e neuropsicologico) non si fa solo riferimento a delle dimenticanze, ma anche difficoltà sia nello spazio che nel tempo, senso di confusione o smarrimento, difficoltà a riconoscere volti noti e modifiche improvvise al carattere.
Ma da ció che scrive la sua amica é in buona forma fisica, si mantiene allenata mentalmente e ha buone capacità relazionali, ma come ogni processo fisiologico anche l’apprendimento cambia con il passare dell’età e richiede maggior tempo. Nella memorizzazione dei brani potrebbe usare delle strategie (come ad esempio usare colori diversi per le diverse note) che la potrebbero aiutare (visto che i classici rimedi didattici non hanno funzionato, poiché ognuno apprende e funziona in modo diverso).
Per iniziare, potrebbe stabilire un obiettivo semplice da raggiungere in modo da incomiciare ad alleviare questo senso di frustrazione e paura che in questo momento la sua amica sta provando. Una volta raggiunto, stabilire un secondo obiettivo, facendo cosí un passo alla volta per ritrovare il piacere che le procurava suonare il pianoforte.
Cordiali saluti.
Pubblicato in data 21/05/2019
A cura della Dottoressa Ilaria Luciani
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