“Fabio sogna di trovarsi al lato del guidatore della macchina in mezzo al buio, in una strada buia e a fari spenti.
Fabio è solo nell’oscurità e due figure animali attraversano la strada di corsa.
Fabio inchioda istintivamente la macchina nel mezzo della strada, apre la portiera dal lato del passeggero e fa di tutto per far salire quegli animali in macchina.
Mette le quattro frecce e cerca di farli salire perché teme per lo loro incolumità.”
Il sogno di Fabio propone un tema di delicata rilevanza e un dilemma del tutto inutile: il rapporto tra la mente e il corpo e il pericoloso, quanto diffuso in Occidente, schema culturale e religioso che privilegia i diritti della mente e dell’anima sul povero soggetto di vita e di vitalità, “libido”, che è il corpo.