Cari giovani, non sotterrate i talenti, i doni che Dio vi ha dato!
Non abbiate paura di sognare cose grandi!
(Papa Francesco)
Nel post precedente è stata presentata la struttura della proposta operativa, considerando che un’impostazione metacognitiva alla didattica è utile non solo per gli studenti più capaci ma soprattutto con gli alunni in difficoltà come quelli con B.E.S. e/o D.S.A. La didattica metacognitiva infatti consente di:
- valorizzare nell’alunno le capacità di pensare e apprendere;
- sostiene contemporaneamente la sua motivazione; all’apprendimento e all’autorealizzazione, in quanto... Si sente chiamato «parte in causa»; (Improta, A. 2016)[1]
- consente lo sviluppo di processi inclusivi in classe (valorizzando quindi anche l’aspetto relazionale), giacché, “non ci si limita a trasmettere delle nozioni nuove o diverse, ma si insegna all’intero gruppo classe, e in particolare all’alunno dislessico, come fare a imparare delle nuove nozioni o delle nuove conoscenze, in maniera più strategica e funzionale”. La didattica metacognitiva, inoltre, aiuta “il bambino a comprendere, a rendersi conto che non è solo, a non sentirsi un malato, a sapere che può farcela, anche se non sempre sarà facile”. (Brembati, F. e Donini, R. 2015 - Grenci, R. 2013)[2]-[3].
Cominciamo con questo post nel presentare la Fase Preliminare.
Lo strumento prescelto è il questionario “Cosa penso di me” contenuto nel volume “Migliorare l’autostima – un approccio psicopedagogico per bambini ed adolescenti” di Pope A, McHale S, Craighead E[4], liberamente fotocopiabile.
Lo strumento ha il pregio di essere di facile compilazione, non è uno strumento clinico ma permette allo studente (ma anche al caregiver, sia esso psicologo o docente) di rendersi conto della percezione che l’alunno ha di sé nelle diverse aree della propria vita, con un questionario che ha lo scopo esplorativo di porsi come punto di partenza per la successiva riflessione.
A supporto del lavoro di ricerca è stato predisposto per i lettori del blog un file excel per la sintesi della situazione della classe. Il presente lavoro NON HA validità clinica, ma solo speculativa per condurre una discussione in classe e consentire agli studenti in relazione alla percezione di sé. Nel file sono contenuti 30 fogli di lavoro: uno per ogni studente/utente. Dopo aver compilato l'elenco degli alunni/utenti nella prima pagina, il loro Cognome e Nome questo comparirà automaticamente
- Sul Foglio di lavoro n°2 denominato "Grafici"
- Sui singoli fogli di lavoro, uno per ciascuno studente.
La sintesi del punteggio per ciascuna area comparirà automaticamente invece sulla prima pagina dopo aver compilato i fogli di lavoro indicati al punto 2).
Come anticipato nel post precedente ogni lavoro sarà, inoltre, sempre seguito da una scheda di autovalutazione dello studente in relazione al contenuto del lavoro svolto e all’emozione sottesa. Una riflessione individuale sulle emozioni sottese al processo di apprendimento diventa infatti motore dell’apprendimento, nella prospettiva della motivazione e della significatività.
In allegato i materiali menzionati.
Non mi resta che augurarvi buona lettura e buon lavoro!
Note
[1] Improta, A. (2016). “I D.S.A.: Divertirsi Sapendo Apprendere (4)”. In Blog Psicologi a scuola su www.psiconline.it. 21 marzo.
[2] Brembati, F. e Donini, R. (2015). Dislessia: attività metacognitive per la scuola primaria. Workshop presentato al 10° Convegno Internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale”. Rimini, 13/15 novembre.
[3] Grenci, R. (2013). Capire la mia dislessia. Trento: Erickson.
[4] Pope A, McHale S, Craighead E, “Migliorare l’autostima – un approccio psicopedagogico per bambini ed adolescenti”, Erickson, Trento, 1992